L’Unione Sovietica riuscì a qualificarsi ma non poté partecipare al campionato europeo perché la nazione scomparve, al suo posto partecipò la Nazionale di calcio della Comunità degli Stati Indipendenti. Sergei Aleinikov conta 81 presenze e 6 gol nel periodo 1984-1994 tra Unione Sovietica, Comunità degli Stati Indipendenti e Bielorussia. La nazionale sovietica non poté partecipare alla manifestazione per la dissoluzione dello Stato, avvenuta il 26 dicembre 1991. Il suo posto fu preso dalla Nazionale della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), in rappresentanza degli Stati ex-sovietici ad eccezione delle Repubbliche baltiche di Lituania, Estonia e Lettonia, che avevano già dichiarato la loro indipendenza, e della Georgia che aderì alla CSI solo nel 1993. All’europeo di Svezia la CSI finì ultima con 2 punti nel gruppo che comprendeva Paesi Bassi, Germania e Scozia. Di queste, la FIFA riconosce solo quella russa come l’erede sportiva della nazionale sovietica. Alla fine del torneo la nazionale della CSI fu sciolta e ogni calciatore iniziò a giocare per la nazionale della relativa federazione di appartenenza. Nello stesso anno ha fatto parte della selezione azzurra che disputa il Torneo di Francia, competizione amichevole in preparazione del mondiale dell’anno successivo. Alla fase finale la squadra si presentò per la prima volta senza la consueta scritta CCCP, il cirillico per URSS, sul davanti della maglietta; il fatto fu inteso come una conferma della crisi che il regime sovietico stava attraversando.

La squadra ed i tifosi festeggiano il ritorno ad un professionismo che manca da dodici anni con una giornata d’anticipo, grazie alla vittoria casalinga per 5-1 contro l’Altamura, penultima classificata. Questo fino al 1º gennaio 1970 quando, unitamente alla maglia crociata, la Parmense diventa Parma A.C. e adotta lo scudo con la croce nera in campo bianco e le strisce verticali gialloblù, utilizzato fino agli anni 2000 (anche se prima del 1983 raramente apposto sulla maglia). A partire dagli anni 80 sulla maglia compaiono degli inserti di colore bianco. Dall’annata 2002-2003 si ritornò invece a proporre delle seconde divise meno fantasiose, riabbracciando da qui al termine degli anni 2000 la filosofia delle tinte inverse rispetto al completo casalingo. I cinque anni del Potenza in serie “B” raccontati minuto per minuto, Grafiche Miglionico-Potenza, 2005, p. Il Gubbio in questa stagione, continua a essere la seconda squadra umbra, solo dopo la Ternana, che partecipa consecutivamente da più anni a campionati professionistici.

Capocannoniere della squadra e uomo simbolo della promozione in C2 è l’argentino José Ignacio Castillo, che realizza 15 reti in 23 gare. Nella stagione successiva il Brindisi, allenato da Gianni Di Marzio, si classifica terzultimo con 34 punti, a pari merito con Perugia, Reggiana e Reggina; quest’ultima retrocede in Serie C per la peggiore differenza reti. Giocatore Periodo Reti Pres. A zona: quando ogni giocatore difende la sua zona di campo e marca l’avversario che occupa la zona a lui assegnata. Il 1º settembre del 1974 la Brindisi Sport del giovanissimo presidente Mimmo Fanuzzi, da pochi mesi subentrato al compianto padre il commendatore Franco Fanuzzi, ospita al Campo Sportivo Comunale di via Benedetto Brin davanti a 18.000 spettatori l’Inter, che portarono ai botteghini un incasso ufficiale di 82 milioni di lire. Disputa le partite di casa allo stadio Franco Fanuzzi. Competizione M.Pt Punti In casa In trasferta Totale D.R. 29 punti realizzati, retrocede nell’allora campionato Interregionale. C, con 31 punti realizzati, a pari merito con Palermo e Taranto. 12 vittorie, 17 pareggi e 9 sconfitte, per un totale di 41 punti realizzati. 25% del totale dell’ordine effettuato. Nella stagione 2001-2002 di Serie D, nonostante un inizio di campionato non entusiasmante, il Brindisi, allenato da Gigi Boccolini, termina il campionato al primo posto, con un totale di 64 punti realizzati.

Sassari Torres, con un totale di 39 punti realizzati ed a soli tre punti dal secondo posto, che le avrebbe garantito il salto di categoria. Termina la stagione al 12º posto, a pari meriti con Novara, SPAL e Taranto, con 35 punti realizzati e ad un solo punto dalla zona retrocessione. In questa occasione i tifosi del Tottenham gli dedicarono il coro “There’s only one Keano” (“c’è solo un Keane”), coro a favore di Robbie e ironico nei confronti del celebre Roy Keane, allenatore del Sunderland fino a pochi mesi prima. Fu un esordio assoluto, poiché mai prima d’allora, in Italia, una divisa da gioco era stata “griffata” da un marchio commerciale; Rossi e il Perugia furono i primi a rompere questo tabù. Nella storia del club, la divisa per antonomasia rimane quella del Perugia dei miracoli della stagione 1978-1979, caratterizzata da un colletto con scollo a V e bordini delle maniche, entrambi bianchi e ornati da sottili righe rosse a contrasto.

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