Il calcio italiano, bruciato ancora dall’eliminazione a Russia 2018, fa bene a fidarsi della sua generazione? «Mi trovo talmente bene qui che vorrei dire per sempre. «Spero di arrivarci con la continuità di adesso, lavorando giorno per giorno: la sfida all’Arsenal è prestigiosa e importante. I miei mi prendevano da scuola e mi portavano a giocare, la sera mi facevano studiare e così ogni giorno. «Ospina colpisce per la reattività tra i pali. Per quanti anni si vede tra i pali del Napoli? «Per un friulano non è facile amare Napoli subito, perché da noi c’è più tranquillità mentre qui è tutto molto più caotico. «Per ripartire servono quelli come noi, i giovani. Peraltro i guanti erano quelli di Buffon come il poster in camera: era il mio idolo, come per tanti della mia generazione. Ma devo anche ammettere che il gioco era assai più noioso e questa norma ha sicuramente contribuito a rendere più veloce e spettacolare la partita.
LItalia ha sviluppato il gioco più ammirato in assoluto. La competizione venne interrotta a causa dell’annessione dell’Austria da parte della Germania nazista il 12 marzo 1938. Al momento dell’interruzione la prima classificata era l’Ungheria ma la Jugoslavia non venne invitata neanche in questa edizione. Sempre portiere o è andato in porta perché era il meno bravo? Il Napoli ha un portiere italiano di 22 anni: anche questo è un gesto importante? Un friulano ama Napoli perché… Personaggio schietto e sfrontato: “Sono stato eletto perché ho tirato due calci a un pallone”; giura che nel 2020 si trasferirà in Brasile. I sogni si avverano e io aspetto quella sfida soprattutto perché noi vogliamo andare avanti in Europa fino alla fine». «Lo stimo tantissimo, è una sfida che ti spinge a dare sempre di più, ma non è una lotta tra me e lui. La sfida è stata per due volte la finale del campionato mondiale, negozi maglie calcio unico caso assieme a Germania – Argentina (ultimo atto della rassegna iridata in tre occasioni). In queste ultime partite devono cercare di riempire il più possibile lo stadio per darci una mano». Vediamo di seguito le ultime notizie sulla partita (foto) e nello specifico dove guardarla in tv con le possibili alternative per vedere Inter-Sampdoria streaming.
La Juve Stabia. Se non avessi fatto il calciatore avrei studiato ragioneria – ha confessato il centrocampista che ha chiuso con una promessa riguardante la moda nata ultimamente nello spogliatoio gialloblu, che vede i calciatori radersi i capelli in seguito ad una vittoria: «Lo farò in caso di promozione». Credo che sia arrivato il momento di lasciare fischietto, scarpini e tuta appesi nello spogliatoio, dopo 24 anni da calciatore professionista, 24 da allenatore, spero in 24 da dirigente ( difficile, non sono più un ragazzino), pero’ mai dire mai. Sono un padre molto affettuoso, una persona semplice, sincera e conduco una vita molto normale e tranquilla. «Era una vita tranquilla, come si vede nei film. Non solo calcio. Matute, infatti, ha risposto tranquillamente anche alle domande fattagli riguardanti la sua vita privata: «Sono sposato e ho due figli. Le manca la vita al paese, nella provincia friulana? Che aggiunge: “I giornali dovrebbero avere un maggior senso della realtà se non vogliono sparire”. Bambini che di certo non vorranno rinunciare ad avere la propria maglia, magari personalizzata con il numero del giocatore del cuore. Riso. Squadra del cuore? Questa è stata la squadra di una coppia irripetibile, tra le più grandi della storia del calcio italiano, come Vialli e Mancini, di una freccia come Lombardo, di talenti come Dossena e Salsano, di attaccanti come Chiesa e Montella.
E’ un leader per la squadra. “Il calcio, in particolare, è un formidabile veicolo per parlare alle giovani generazioni e fare loro arrivare un messaggio sull’importanza della formazione per il loro successo nella vita”. È importante valutare diversi fattori, come la popolarità della squadra, il suo successo sportivo e l’identificazione del pubblico con essa. Ancelotti ha detto: «La cosa importante in un portiere è che abbia due mani che possano parare». «A Udine sono cresciuto con i preparatori Diego del Piccolo, Sergio Marconne e Alex Brunner: mi hanno fatto migliorare nella tecnica che è la cosa più importante in un portiere. Per accorciare il gap dalla Juventus cosa ci vuole? Diciamo che per un bel po’ di anni spero di restare qui, un posto unico al mondo, in un club tra più importanti d’Europa». Un duello che vi perseguita da anni? Ci resta due anni poi passa al Donatello e a dieci anni approda all’ Udinese». «Negli ultimi due anni ho avuto infortuni che mi hanno tenuto lontano dal campo per un po’ di tempo. Voglio qui evidenziare l’importanza del progetto musicale con il gruppo della Calicanto Band, ma anche l’impegno nel proporre progetti estivi dove ricordo 15 anni di Summer Camp Integrato e le attuali attività diversificate ed individualizzate svolte in modo sostenibile e accessibile alla scoperta e valorizzazione del territorio della nostra Regione con il “Progetto Calicanto On The Road”; sono solo alcuni di tantissimi esempi che l’Associazione è riuscita a costruire per soddisfare i bisogni e gli interessi dei suoi giovani soci.