Un rapporto che va oltre anche il calcio. Negli anni settanta il Cruzeiro ebbe comunque successo anche in altre competizioni. Alcuni anni dopo, l’attività dello Yale sarebbe terminata, sopravvivendo però allo stesso tempo nel Cruzeiro. C’è sempre poco tempo per festeggiare. Parlai del tempo. Chiesi al grassone se almeno di notte o quando pioveva le strade erano piú sicure. È chiaro come analizzando la situazione della categoria, in cui ci affacciamo da «ultimi arrivati», sia impossibile non definirla drammatica visto che a poco più di un mese dal debutto in campionato (28 agosto, ndr) le squadre iscritte sono appena 48 e i gironi un miraggio». Sarà un caso o no, ma da quando Gonzalo Higuain ha indossato la nuova maglia del Chelsea il Comandante non è più ben visto dai napoletani. E in effetti la nuova maglia dei Blues richiama quella della stagione 1997/98, blu con degli inserti bianchi sotto alle maniche. Il Cagliari, sotto la guida dell’allenatore-giocatore Giorgio Mereu, si impone vittoriosamente sulle altre compagini. Il sistema delle quattro spagnole funziona fin tanto che si tratta di squadre con un bacino di tifo considerevole, grazie anche alla storia illustre e impianti di proprietà in grado di avvantaggiarsi della partecipazione dei tifosi.

chocolate creme in plastic cups La Juve è nata per vincere, lo dice la sua storia. La storia dice che la Juventus vince quasi sempre, appena arrivi capisci che si respira un’aria diversa. Arrivi in un modo, e non è che ti cambiano, ma cercano di migliorare il tuo punto debole. Nike ha collaborato con la Commissione al di là dei propri obblighi giuridici, segnatamente condividendo informazioni che hanno permesso alla Commissione di ampliare la portata dell’indagine fino ad includere il merchandising sportivo secondario di diverse squadre aggiuntive. Dalla Serie A, alla Liga, dalla Premier League alla Bundesliga, dalle squadre nazionali a quelle della Coppa America, come le iconiche divise del Boca Juniors, del River Plate e molto altro… Di partite belle del Bari in Serie A ne ho viste tante, ma mi e’ rimasta molto impressa nella memoria una partita giocata contro l’Inter in notturna allo stadio San Nicola giocata il 7 gennaio del 1996 e vinta in rimonta dopo un goal su punizione del terzino roberto carlos. Vinta l’Intercontinentale? Bene, c’è da rivincere lo scudetto. Vinta la Champions? Bene, c’è l’Intercontinentale. E mi fanno ricordare una frase che ci diceva spesso Favini: nel calcio la cosa più difficile è giocare facile”. 1996-97 – 6º nel C.N.D.

Questa è una cosa rara nel calcio a causa dell’atenzione mediatica e della pressione quotidiana. Qui è l’unica cosa che conta e ti preparano per quello, ti trasformano in una macchina da guerra. Il motto della squadra di calcio più titolata d’Italia recita che l’unica cosa che conta è vincere. Prima di tutto vuole vincere, questa è la cosa più importante, ma si questo non avviene nell’immediato non si stravolgono i piani per ricominciare da capo. Alla Juventus il risultato arriva prima di ogni altra cosa; l’obiettivo è quello di vincere, sempre! Qui devi vincere, non c’è altro messaggio che puoi apprendere. E poi ci sono tanti collaboratori, che non sbagliano mai, e tu devi solo preoccuparti di giocare: è una cosa fondamentale. Molti club italiani portano il nome della loro città e sono legati a sentimenti di appartenenza locale, ma la Juventus spazia l’intera nazione. Gianni Agnelli disse: «Non avere il nome di una città ci ha portato grande popolarità.

Personalmente non riesco a immaginare la Juventus senza gli Agnelli. Certe volte chiudevo gli occhi e pensavo a Gagarin. La conferma di questa percezione ce la danno gli stessi giocatori professionisti: i testimonial principali della New Balance Visaro sono infatti Vincent Kompany, Aaron Ramsey e Samir Nasri. Ora che sono qua, mi accorgo di come sia società che compagni lottino e lavorino ogni giorno per continuare a vincere: nonostante le numerose vittorie, qua c’è ancora tanta fame, tanta voglia di fare ancora di più! Ci sono giocatori che hanno vinto tanto eppure ancora hanno questa fame di vincere ancora. Vinto lo scudetto? Bene, c’è la Champions. «Ma cosa vuol dire giocare nella Juventus? Giocare nella Juventus si­gnifica non accontentarsi mai. La Nazionale e la Juventus sono state due grandi storie d’amore nella mia vita di allenatore. Qual è il percorso che devo seguire per diventare allenatore di calcio? J-Museum – Il percorso espositivo, p. Cosa abbiamo in più noi della Juve? È una cosa che ti contagia e ti dà la voglia di migliorare ancora.