Sebbene prediliga fungere da ala sinistra, è un giocatore tatticamente versatile, capace di svariare su tutto il fronte d’attacco, per poi convergere e calciare in porta; nel corso degli anni ha notevolmente ampliato il proprio raggio d’azione, operando su tutto il versante offensivo come playmaker, contribuendo all’azione di ripartenza servendo i compagni con lanci in profondità, passaggi filtranti, rapidi scambi di palla e fornendo assist. Da sinistra: Paolo Monelli con una delle divise di metà anni 80, contraddistinte da una fascia bianca sul busto e dall’adozione del “giglio alabardato” come stemma; Christian Riganò con la maglia della Florentia Viola 2002-03, che riprende l’idea del template fasciato ma a tinte inverse. Nel 2007, la divisa viola si è classificata 19ª nella lista delle 50 maglie più belle della storia del calcio, redatta dal quotidiano britannico The Times. Il campionato partì il 9 settembre e il Real batté il Valencia per 2-1. Poi un pareggio per 3-3 contro il Malaga e la sconfitta subita nel Clásico (2-0) sembrarono compromettere il buon inizio delle merengues, che però ricominciarono a vincere, guadagnando stabilmente la testa della classifica e non lasciandola più fino alla fine del torneo: il club madrileno si laureò campione di Spagna per la ventottesima volta.

Il 3 ottobre firma la vittoria in Champions Legaue contro il Liverpool al San Paolo, real madrid maglia 2024 con un gol all’89. Conclude la stagione con 9 reti in 51 presenze tra campionato e coppe; con i tre gol in Coppa Italia conquista il titolo di capocannoniere del torneo insieme ad altri sei giocatori (tra cui il compagno di squadra José María Callejón). Nel 2008 esordisce nella squadra Primavera, con cui realizza 15 reti nel torneo 2009-2010 di categoria e disputa il Torneo di Viareggio 2010, nel quale mette a segno due gol. Ad affrontare la compagine guidata da Zidane è il Manchester City, il cui allenatore è l’ex Manuel Pellegrini, Dopo lo 0-0 all’Etihad Stadium, al Bernabéu basta un gol di Bale per qualificare le merengues alla finale, dove affronteranno per il terzo anno di fila i cugini dell’Atlético. Cresciuto nelle giovanili dell’Aurora Desio, nel 1952-53 passò al Cesano Maderno con allenatore Mario Trezzi, che lo portò al Fanfulla. Nell’estate del 1996 Sanz ingaggiò come allenatore Fabio Capello, reduce da un quinquennio di successi con il Milan.

Con Roberto Donadoni sulla panchina partenopea muove i primi passi in prima squadra, giocando alcune amichevoli nell’estate 2009. L’esordio ufficiale con la prima squadra arriva sotto la guida di Walter Mazzarri, nel frattempo subentrato in panchina all’ex CT della nazionale, il 24 gennaio 2010 nella partita Livorno-Napoli (0-2), sostituendo Germán Denis negli istanti finali della gara. La stagione 2017-18 inizia con i preliminari di Champions League, il Napoli affronta il Nizza e dopo il 2-0 del Stadio San Paolo, all’Allianz Riviera, Lorenzo fissa il risultato sullo 0-2 finale che consente ai partenopei di accedere alla fase a gironi, in cui segna sbloccando il risultato dallo 0-0 in tutte e tre le partite casalinghe con Feyenoord (3-1), Manchester City (2-4) e Shaktar (3-0). Il 19 Dicembre segna su assist di Mertens il goal del definitivo 1-0 sull’Udinese negli ottavi di Coppa Italia. Da quando questo trofeo è denominato UEFA Champions League (dal 1992) nessuna squadra era mai riuscita nell’impresa di conquistarlo per due anni di fila. Il 13 gennaio 2013, nella gara interna contro il Palermo (terminata 3-0 per i partenopei), firma il quarto gol in campionato e gioca gli ultimi sei minuti di gara al fianco del fratello Roberto, debuttante nell’occasione in massima serie, 75 anni dopo l’ultima volta che il Napoli aveva schierato due fratelli in campo in Serie A: in quell’occasione, 16 maggio 1937, maglie del real madrid furono gli oriundi italo-argentini Antonio e Nicola Ferrara.

Il 27 febbraio 2014, grazie al gol nella gara di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League contro lo Swansea City (3-1 per i partenopei), il napoletano segna in tutte le competizioni a cui prende parte, diventando così il secondo calciatore italiano (dopo Antonio Di Natale) ad aver segnato in Serie A, Champions League, Europa League e Coppa Italia nella stessa stagione. L’attaccante napoletano viene accentrato nel 4-4-2 e mette a segno 5 gol nelle prim 6 giornate di Serie A, portandosi al secondo posto solitario nella classifica capocannonieri, dietro solo a Piatek del Genoa a quota 6. Nel 3-0 al San Paolo contro il Parma, dopo il suo gol, arriva la dedica speciale per Chiriches, dopo il suo grave infortunio al ginocchio. E’ stato decisivo nel pareggio casalingo del San Paolo contro il Psg, dove ha firmato l’1-1 su calcio di rigore con grande freddezza contro Gigi Buffon.