Debutta con la maglia nerazzurra il 20 agosto, nella gara vinta per 3-0 contro la Fiorentina, sua ex squadra. Questa maglia da allenamento del Real Madrid è dotata di tecnologia AEROREADY per mantenere la pelle asciutta, mentre le asole per i pollici sui polsini e gli elastici a coste sulle braccia assicurano una vestibilità aderente e protezione dal freddo. Nonostante qualche giocata di pregio in Italia non riuscì ad imporsi, e dopo un prestito all’ Espanyol venne ceduto a gennaio 2013 a titolo definitivo al Liverpool per 13 milioni. Fase a gironi di Coppa Italia. L’11 ottobre 2017 sottoscrive un contratto fino al 30 giugno 2018 con il Bari ma per un errore in fase di contratto sarà utilizzabile solo da dicembre. Unico candidato alla presidenza, Florentino Pérez viene eletto nuovamente al vertice del Real Madrid il 1º giugno 2009. Dopo l’insediamento attua nuovamente quella politica dei galácticos che aveva caratterizzato la sua prima era al Real Madrid.

Juventus-Real Madrid 1-4 - HD HIGHLIGHTS - 3/06/2017 Sulla data di scadenza, non c’è nessun problema da risolvere, prolungamento per altre due stagioni, quelle già esaurite del primo contratto, scadenza il trenta giugno del 2023. Da discutere, invece, saranno i numeri dello stipendio. C’è da dire che quella squadra aveva davanti gente come Di Vaio, Ramirez, Diamanti e non paracarri come Santander. C’è un fatto, però, di cui gli altri club non tengono sufficentemente conto: Alisson è felice a Roma e sarebbe felice di continuare con la maglia giallorossa. I precedenti soci del Florence Football Club si aggregarono sia al Club Sportivo, sia alla Libertas. La conseguenza è che club con quei fatturati, quando si muovono con l’obiettivo di andare a coprire una carenza, lo fanno sì con il prestigio di nome, storia, tradizione, trofei e tutto quello che pare a voi, ma soprattutto con la forza del portafoglio puntando senza mezzi termini al meglio che offre il mercato mondiale nel mondo. C’è un fatto, però, di cui gli altri club non tengono sufficentemente conto: Alisson è felice a Roma e sarebbe felice di continuare con la maglia giallorossa. Ci risulta che in questi giorni, ci sia stato un contatto tra la Roma e Busardò con al centro della discussione proprio il futuro di Alisson.

La vittoria di due settimane fa contro la Roma ha forse celato alcuni difetti strutturali di questo Milan che sono emersi terribilmente nel posticipo domenicale contro il Cagliari. Consapevole che dovrà garantirgli un nuovo contratto, prolungato per altre due stagioni e perlomeno raddoppiato per quel che riguarda lo stipendio. Ma anche, se non soprattutto, perché la società, partendo proprio da James Pallotta, in queste ultime settimane non ha fatto altro che ribadire come non ci sia la minima intenzione di privarsi del titolare del Brasile, arrivato due anni fa a Trigoria, acquistato da Walter Sabatini, per l’irrisoria cifra di otto milioni di euro, in più con un ingaggio (per cinque anni) inferiore al milione e mezzo di euro più premi abbastanza garantiti che fanno comunque salire tutto il cucuzzaro a meno di due milioni netti a stagione. La società, partendo proprio da James Pallotta, in queste ultime settimane non ha fatto altro che ribadire come non ci sia la minima intenzione di privarsi del titolare del Brasile. Non solo perché la cifra è ritenuta (giustamente) assolutamente inadeguata considerando quello che ha fatto vedere Alisson e, pure, le cifre esorbitanti a cui nell’ultimo anno ci ha abituato un mercato ancora più folle di quello che è sempre stato.

L’ascesa e l’affermazione di Icardi sono innegabili e sotto gli occhi di tutti già dalla sua prima stagione in maglia nerazzurra: arrivato e riscattato dalla Sampdoria, dove aveva fatto intravedere buone cose (11 reti in 33 apparizioni totali con la casacca della prima squadra blucerchiata), per 13 milioni, entra nel cuore del popolo interista non senza alti e bassi. Se può consolare i tifosi bolognesi, questo avvio di stagione così a rilento ricorda un po’ quello della stagione 2011/12 con allenatore Bisoli: un punto e cinque partite e poi un grande exploit sotto la guida di Pioli (nono posto con 51 punti). I biancocelesti non sono in grande forma fisica e hanno sofferto terribilmente il palleggio dei toscani (per l’occasione schierato con una sola punta da Andreazzoli) che se avesse pareggiato non avrebbe rubato nulla. Avevamo detto che la Spal aveva il problema del bomber ed il Pignatone di berlusconiana memoria ha deciso di scatenarsi all’improvviso con una grande doppietta contro la squadra che in estate ha deciso di sbolognarlo in Emilia. E’ notte fonda invece in casa Bologna: zero gol segnati in quattro turni per i felsinei e la cosa suona alquanto beffarda dato che l’allenatore del Bologna è un ex super bomber come Pippo Inzaghi!