Ci sono anche altri siti di maglie di calcio vintage e di seguito ti propongo delle alternative interessante per arricchire la tua collezione di cimeli sportivi indossabili. Queste tecnologie non solo migliorano l’engagement dei fan ma permettono anche al club di raccogliere dati preziosi per ottimizzare le future strategie di marketing. Con l’aumento della pubblicità e degli sponsor nel XX secolo, i loghi di sponsor hanno cominciato ad apparire sulle magliette, e sono state rese disponibili per l’acquisto dei fan delle maglie replica, la nuova maglia della juventus generando una notevole quantità di entrate per le società. Gare individuali possono prevedere ulteriori restrizioni, come ad esempio la regolazione delle dimensioni dei loghi che compaiono sulle maglie, oppure che, in caso di una partita tra squadre con colori identici o simili, una delle due squadre (generalmente quella in trasferta) debba cambiare divisa. Il termine “kit” è più comprensivo dei termini “divisa” e “uniforme”, che si riferiscono solo a maglia, pantaloncini e calzettoni.
Sono specificati cinque elementi separati: maglia, pantaloncini, calze (o calzettoni), scarpe e parastinchi. La maggior parte dei giocatori attuali indossa scarpe da calcio specialistiche, che possono essere realizzate sia in pelle sia in materiale sintetico. La mutanda termica può essere indossata, ma deve essere dello stesso colore dei pantaloncini. Nel ventesimo secolo le scarpe (o scarpini) sono diventate più leggere e più morbide, i pantaloncini sono stati portati a una lunghezza più corta e i progressi nella produzione dell’abbigliamento e nella stampa ha permesso di rendere le magliette più leggere, in fibre sintetiche, con disegni colorati e sempre più complesse. Le regole del calcio specificano che tutti i giocatori, indipendentemente dal sesso, devono indossare lo stesso kit, però nel settembre 2008 la squadra femminile olandese dell’FC de Rakt ha sostituito i pantaloncini con gonne aderenti. I portieri talvolta possono anche indossare protezioni per evitare l’abbagliamento dal sole o dei riflettori. Tuttavia queste problematiche divennero sempre più rare nel corso degli anni, fino a scomparire, grazie anche ai nuovi spazi che hanno trovato gli sponsor sull’equipaggiamento calcistico dei giocatori, e lasciati “liberi” dal fornitore tecnico della squadra, come gli scarpini o (nel caso dei portieri) i guantoni. Tuttavia lo scudetto maggiormente rappresentativo del sodalizio, presente fin dagli anni novanta, è rimasto in possesso del duo Salvoldi-Mauceri, rispettivamente presidente e vice-presidente dell’US Siracusa.
Il testo, scritto da Salvatore Grillo con musica composta da Franco Patania, s’intitolava la canzone degli azzurri, e raccontava le gesta degli azzurri, con un monito di portare sempre più in alto i colori sportivi di Siracusa. Negli anni ’30 le squadre usavano i colori di base ma includevano numeri identificativi sulle maglie. Nel giugno del 2018 è stato introdotto un nuovo logo caratterizzato da una grafica essenziale, che intende riassumere le identità societaria e cittadina: del club elementi forti sono una grande “P” stilizzata e i colori nero e verde; mentre, dallo stemma cittadino vengono riprese le porte (una rappresentata dalla stessa “P”) e le onde del fiume Noncello. Sia nel 2019 che nel 2022 viene adottato stesso stemma al precedente ma che differisce da esso solo per la denominazione sociale inserita al suo interno. Dopo otto stagioni consecutive di Serie C2 arrivò la retrocessione in Interregionale e il primo fallimento, nel 1986. La tradizione calcistica cittadina venne ereditata dalla Polisportiva Edilpotenza, che ripartì dai campionati regionali, cambiando denominazione in Potenza Calcio S.p.A. nel 1987 e riuscendo a risalire in Serie C2 nel 1988, venendo riammesso per meriti sportivi. In quella stessa annata, tra l’altro, ha militato un giovane di Monte San Biagio, l’attaccante Andrea Carnevale, che all’inizio della stagione seguente finì all’Avellino, in Serie A. La società, nel frattempo, aveva di nuovo cambiato denominazione in Unione Calcio Latina.
Dopo alcune stagioni interlocutorie, nel 2020-2021 il Latina si propone tra le squadre di vertice del girone G: la stagione regolare si chiude al secondo posto, dopodiché i pontini vincono i play-off con un doppio 1-1 contro la Nocerina in semifinale e il Savoia in finale. Successivamente un’involuzione delle prestazioni della squadra porta all’esonero di Colucci e all’arrivo in panchina di Fabio Rossitto che torna così alla guida dei Ramarri per la terza volta nella sua carriera: l’avvicendamento rivitalizza la squadra, che termina il campionato in nona posizione e accede ai play-off per il terzo anno consecutivo, venendo però eliminata già al primo turno dalla Feralpisalò. Questa innovazione, che era stata richiesta dalla stessa squadra, è stata inizialmente bloccata dal veto della KNVB, organo di governo del calcio olandese, ma questa decisione è stata invertita quando è stato rivelato che il FC de Rakt indossava pantaloni a caldo sotto le gonne, e tecnicamente hanno rispettato le regole. Dal 1996 competizioni come la Premier League, la Serie A o la Champions League richiedono ai giocatori di indossare delle toppe sulla manica destra raffiguranti il logo della competizione.