Come da regolamento FIFA, si considerano «maggiori» tutte quelle nazionali che parteciparono ai tornei olimpici di calcio tra il 1908 e il 1948. Dal 1952 in poi le partecipanti al torneo olimpico vengono definite «nazionali olimpiche». Nell’estate 1927, nell’ambito delle disposizioni di regime in tema di calcio, Sampierdarenese e Andrea Doria erano confluite nel nuovo progetto de La Dominante, formazione che si poneva come emanazione della nuova Genova e che scendeva in campo in maglia nera con bordature dapprima bianche e poi verdi, oltre a recare sul petto un grifone abbinato al fascio littorio. Il Villa divenne presto dominante nelle Midlands e conquistò il suo primo trofeo nella Birmingham Senior Cup nel 1880. Nella stagione 1888/89, il direttore del club William McGregor fondò il campionato di calcio, con il Villa che si classificò secondo al Preston North End nella sua stagione di debutto. Lo storico logo dell’AS Siracusa è stato riscattato nel 2013 mediante un’asta dall’avvocato Paolo Giuliano, all’epoca direttore generale dell’US Siracusa, che ne ha acquisito i diritti sul suo utilizzo. Ad entrambi, la tifoseria siracusana impose alla società azzurra di farli rimuovere dalle maglie, in quanto il primo raffigurava l’immagine dell’Etna stilizzata, maglietta calcio il secondo per i colori rossoazzurri che ricoprivano logo della Sicilia.
I pantaloncini da gioco della Sampdoria sono generalmente bianchi o più raramente blu, oppure intonati con i colori di divise particolari, mentre i calzettoni, per anni composti da righe orizzontali biancoblù, sono col tempo diventati prima blu con risvolti bianchi, poi monocromatici (blu, bianchi o intonati alla divisa come i pantaloni). Regio decreto n. 2072 del 24 settembre 1923, poi convertito in legge n. Vista la predominanza del colore azzurro nel completo casalingo, la divisa da trasferta è invece tradizionalmente a tinte invertire, cioè con maglia bianca, pantaloncini azzurri o anch’essi bianchi, e calzettoni indifferentemente bianchi o azzurri a seconda delle esigenze. La società calcistica di Genova, fin dalla sua fondazione nel 1946, utilizza come colori sociali le tinte blucerchiate; queste sono il risultato della fusione cromatica tra le precedenti maglie biancorossonere della Sampierdarenese con quelle biancoblù dell’Andrea Doria, le società dalla cui unione nacque l’odierna Sampdoria. Già nel 1931 la fusione venne annullata, sancendo il ritorno della Sampierdarenese e dell’Andrea Doria con i rispettivi colori sociali; nel 1937, tuttavia, la Sampierdarenese fu costretta ad assumere la denominazione di Associazione Calcio Liguria, pur conservando la storica maglia bianca con fascia rossonera, in seguito all’assorbimento della Corniglianese e della Rivarolese.
Nel secondo dopoguerra, la decisione della Sampierdarenese e dell’Andrea Doria di unirsi per formare una nuova squadra di calcio, portò alla fusione sia di una parte dei rispettivi nomi quanto dei colori sociali, dato che entrambe le fazioni non volevano perdere la propria identità originaria. La passione per il nuovo permette uno strano, ma piacevole, cortocircuito per cui inizia nascere (su TikTok più nello specifico) un movimento “sotterraneo” di soccer jersey wearer: hai una maglia da calcio, magari un paio di jeans vecchiotti e, perché no, una scarpa come la Samba, la Palermo, o chissà non ti sia rimasta una Munich dai primi anni 2000? La maglia dei primi anni 1970, dall’elegante colletto a polo. Le prime maglie a polo proposte dall’azienda francese Le Coq sportif, furono riproposte anche nella seconda divisa: alla maglia bianca venivano aggiunti il colletto e i bordi maniche azzurri, con strisce tricolore. Nella gara disputata contro l’Empoli valevole per il campionato di Serie C1, venne indossata un’insolita casacca bianca a righe trasversali azzurre. Nel campionato regionale di Eccellenza stagione 2001-2002, il Siracusa presenta una maglia azzurra dal richiamo antico, con una accentuata aderenza al corpo, dove alle estremità si notano una striscia bianca e con al centro il marchio dello sponsor tecnico Legea ed al centro lo sponsor ufficiale Helios Hotels, i pantaloncini ed i calzettoni sono bianchi.
La stagione successiva, confermati gli sponsor, la casacca torna ai fasti di un tempo, tornando a sfoggiare il classico completino azzurro, maglie calcio shop con pantaloncini bianchi e calzettoni azzurri. Per quanto riguarda lo sponsor, con il cambio di proprietà, non viene rinnovata la partnership a Premier Win 365, optando per gli sponsor etnei Etna Consulting Service e Serramenti. Ecco che dal 1982 al 1988 le maglie videro un progressivo abbassamento dell’anello di strisce biancorossonere per far posto in alto al marchio dello sponsor, mentre il logo migrò sulla manica sinistra. 1989-1990) all’interno del quale trovava posto il numero stesso, riportato in nero. Con il penultimo posto (21º) e il quarantunesimo miglior titolo nazionale, il Gubbio ottenne il record di piazzamento finale, ma anche la quarta retrocessione nella sua storia in un campionato professionistico. Bianca, ben definita e anche qui con rimandi tradizionali e ai primi Duemila anche la maglia away, mentre sul retro di entrambe sopra al nome del giocatore è stato cucito un inedito logo che farà impazzire gli appassionati, celebrando i 125 anni di una delle squadre più vincenti della storia del nostro calcio. Un giocatore in posizione di fuorigioco viene penalizzato solo se tocca il pallone, se compie un’azione che impatta su un avversario ovvero se interferisce con il gioco, o se trae vantaggio da questa posizione.