L’inno risuona ogni volta che la squadra nerazzurra disputa una partita di calcio allo stadio Giuseppe Meazza di Milano. Durante l’epoca coloniale olandese, la squadra rappresentativa dell’attuale Indonesia, a quel tempo conosciuta con il nome di Indie orientali olandesi, giocava le partite internazionali in maglia arancione, in onore ai Paesi Bassi, e anche l’inno e la bandiera erano quelli dei Paesi Bassi. Pazza Inter ha de facto sostituito l’inno ufficiale nerazzurro nelle occasioni pubbliche – come la trasmissione allo stadio prima delle partite casalinghe – per quasi tutto il primo decennio del XXI secolo; il suo utilizzo è stato però interrotto dal club interista a partire dalla stagione 2012-2013, a causa di un mancato accordo economico tra la società nerazzurra e Rosita Celentano, detentrice dei diritti della canzone. «I Am», strumento per introdurre l’insieme dei valori del club. Stemma utilizzato nel 2018 per le celebrazioni dei 110 anni del club. Lo stemma con cui il club viene identificato, pur non venendo mai utilizzato nei documenti o sulle divise ufficiali, è un ovale a strisce nerazzurre, dominato al centro dal biscione visconteo in oro. Sulle divise, dall’amichevole Ambrosiana-Newcastle del 19 maggio 1929, viene cucito lo stemma della Milanese: un cerchio a metà a scacchi bianconeri e nell’altra metà con la croce rossa di Milano.

I contrasti sono creati da tocchi di viola sui loghi, sulle spalle e sui lati. Dopo aver cambiato nuovamente denominazione in Ambrosiana-Inter nel 1932, il club fu costretto ad apportare una nuova modifica allo stemma, che divenne un rombo con i lati blu, all’interno dei quali era scritto ASSOCIAZ. Oltre un decennio più tardi, in concomitanza con la stracittadina del 17 marzo 2019, la Nike realizzò una maglia speciale per celebrare i 20 anni della partnership con i nerazzurri: la casacca era un collage dei dieci template più iconici dell’ultimo ventennio interista, cinque sul fronte e cinque sul retro; la maglia era disponibile in edizione limitata a 1908 pezzi, richiamando l’anno di fondazione del club. INTER nella parte superiore del cerchio e con l’anno di fondazione 1908 nella parte inferiore del cerchio. Sempre nel 2007, in occasione delle celebrazioni per il centesimo anniversario di fondazione del club, venne realizzato un logo speciale: lo stemma era circondato da una striscia dorata distanziata dallo stemma, nella parte superiore c’era scritto 1908-2008 e nella parte inferiore 100 ANNI INTER.

In precedenza aveva avuto lo status di inno il brano Cuore neroazzurro, inciso nel 1984 per l’etichetta Delta, scritto da Dario Baldan Bembo ed eseguito da I Camaleonti. L’interprete del brano è il cantante emiliano Graziano Romani, mentre Elio è presente nel singolo in qualità di pianista, corista, chitarrista ritmico e coautore della title track. Come logo societario dal 1929 al 1932 fu proposto un cerchio nero, con al proprio interno un rombo contenente dieci strisce verticali blu e nere e affiancato a destra dalla lettera A di Associazione e a sinistra dalla lettera S di Sportiva, entrambe su campo bianco; in basso era presente una striscia nera orizzontale contenente la parola AMBROSIANA. Per gli attaccanti, adidas ha sviluppato Weighted Power Facets: una tecnologia presente sull’avampiede di alcune scarpette da calcio per uomo per spostare il peso in avanti ed imprimere maggiore forza nel tiro. Due settimane dopo, Sundas aggiorna i tifosi napoletani sulla trattativa e fa sapere che il direttore sportivo del Barcellona Pep Segura gli ha risposto che al momento Messi è incedibile. Questo divario tra le due tipologie di tifosi andrà spegnendosi sul finire degli anni 1960, in coincidenza con l’avvenuta riconfigurazione dell’assetto socio-economico dell’Italia e della realtà lombarda.

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