E’ il bellissimo simbolo della neonata Nazionale dei Terremotati, o degli “sfrattati a tempo” come preferisce dire Sergio Pirozzi, il sindaco di Amatrice che per l’occasione torna al suo primo amore, al suo primo “impiego”, l’allenatore di calcio. Scegli tra i posti coperti premium o l’energia vibrante delle tribune scoperte, ognuna con una prospettiva unica per vivere il match. Dobbiamo essere motivati, scendere in campo convinti e giocare tutte le restanti partite come fossero delle finali, domenica dopo domenica. Dà l’addio alla maglia giallorossa in una commovente giornata, applaudita da ogni sportivo, il 28 maggio 2017. Francesco Totti ha giocato complessivamente 889 partite e segnato 334 gol fra squadra di club e Nazionali, di cui 307 con la maglia della Roma e 27 con le varie selezioni Nazionali italiane. Contro i rivali del Ciserano, squadra che è salita in D due anni fa vincendo il campionato di Eccellenza proprio davanti al Sondrio che poi riuscì a salire dopo un ripescaggio, il Sondrio cerca quella vittoria che manca ormai da un mese e precisamente dal 10 gennaio scorso quando un colpo di classe di Crea nel finale riuscì a risolvere la partita in casa del MapelloBonate.
L’intero allestimento multimediale del museo è stato curato dal gruppo imprenditoriale Nussli. Dice che è un gruppo veramente speciale ed è quasi imbattibile, quasi come quello di vent’anni fa. Molti club e nazionali hanno adottato tessuti realizzati con plastica riciclata e altre fibre ecologiche, riducendo l’impatto ambientale della produzione delle maglie. Ma il nonno, così come John Ford, si dedicò principalmente alla creazione di un mercato, prima ancora che alla produzione delle auto. Prima le magliette con la pioggia arrivavano a pesare anche un chilo, tanto per dirne una». E lo ha fatto curando sia la tradizione – ad esempio con la nascita del primo Museo dedicato al club – sia l’innovazione con la creazione di prodotti e momenti originali: dal calendario del Napoli, giunto all’undicesima edizione, alla presentazione della squadra su una nave da crociera, alle magliette camouflage, denim (cioè jeans) fino alla più recente che ha riscosso successo sia a livello mediatico sia commerciale.
Il merito che riconosco al club è stato il coraggio di osare con la maglia azzurra, non lo aveva mai fatto nessuno. Tutti dicono «È morto» e nessuno fa niente. «È un prodotto che viene molto utilizzato in Francia, paese che per me è un riferimento, e che funziona sia con gli adulti sia con la cosiddetta generazione Z che poi è quella che ha la maggiore propensione all’acquisto pur non avendo direttamente capacità di spesa. INTERVISTA AL RESPONSABILE MARKETING «È un mondo tradizionalista, ma l’evoluzione non la puoi fermare. È uno strano settore, l’unico in cui i direttori marketing non devono preoccuparsi della concorrenza. È la traiettoria seguita da Alessandro Formisano, 50 anni, l’uomo che ha messo su il marketing e la struttura commerciale del club di Aurelio De Laurentiis. Il video di presentazione della Kombat, che ha riscosso in tutto il mondo, è stato realizzato da un’agenzia italiana che lavora con Kappa, ovviamente in stretta collaborazione con il club che ne ha seguito passo passo la lavorazione. «Abbiamo voluto proseguire nel solco dell’innovazione, anche per quel che riguarda la presentazione del prodotto.
Penso che se realizzi un prodotto di qualità, curato, accattivante e secondo i tuoi gusti appetibile, il prodotto funziona. Se un prodotto fa breccia tra di loro, è molto probabile che riusciranno a convincere i genitori. Anche perché la società è davvero molto forte”. In società arrivarono Pierpaolo Marino ed Italo Allodi. Un’epoca difficile dove il primo obiettivo era rimettere la testa fuori dopo le agonie della guerra. Si capisce, la guerra è la guerra. No, non ci sono stati i ladri, nè i tuoi amici si sono cimentati nella versione 2.0 del soqquadro lasciato il giorno del tuo matrimonio. Ovviamente non è un numero rappresentativo di persone, però ci sono state». «Con una differenza sostanziale, le altre erano seconde maglie, la Kombat 2019 è una prima maglia che abbiamo realizzato nel rispetto dei tifosi e dei colori tradizionali del Napoli, però con un forte elemento di innovazione e di riconoscibilità. Siamo solo noi quelli che nascondersi dietro un dito non sappiamo dove stia di casa, e che meriterebbero ben altro rispetto e considerazione. «I dati di vendita sono superiori di oltre il 50% rispetto a quelli dello stesso periodo dello scorso anno. E i dati di vendita ci stanno premiando.
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