Vetrine da parete per posizionare la maglietta da calcio o da basket della tua squadra preferita. La maglia era a scacchi bianco e neri (in realtà, più precisamente, a quarti), con pantaloncini bianchi e calzettoni neri: per questo motivo erano chiamati “gli scacchi”. La maglia Home è di colore bianco ed è attraversata da motivi floreali disegnati con tratto leggero. La stagione successiva la società cambiò nome in Associazione Sportiva Ambrosiana e la maglia ritornò ad essere quella nero-azzurra tipica dell’Internazionale. 1904 – La società incorpora diversi giocatori provenienti dalla Mediolanum e si affilia alla F.I.F. Per la tua maglia ufficiale, nuova maglia della juve offriamo molti giocatori dei più grandi club ogni stagione. Nella stagione successiva la formula dei due campionati “federale” e “italiano” fu mantenuta e l’US Milanese partecipò ad entrambi i tornei mancando in entrambi i casi la vittoria finale all’ultimo atto. Al parallelo campionato italiano (a cui potevano partecipare solo giocatori italiani), invece, in semifinale sommerse di gol il Vicenza con un complessivo 10-2, accedendo quindi alla finale contro la Juventus: riuscì a strappare un pareggio 1-1 a Torino all’andata, il 30 maggio, ma sette giorni dopo soccombette in casa per 2-1, dando addio alla Coppa Romolo Buni che entrò a far parte del palmarès bianconero.

Superato il primo turno imponendosi per 3-1 sul Grion di Pola, la Milanese nell’ultimo turno degli spareggi prevalse sul Prato (2-2 a Parma il 12 ottobre e 4-0 nella ripetizione a Modena sette giorni dopo) rimanendo in Seconda Divisione. Nella stagione 1927-1928 la squadra contese fino all’ultimo la promozione in Divisione Nazionale (il campionato di massima serie) a Biellese e Legnano. La partita fu vinta per 2-0 dalla Milanese che così chiuse il girone B al primo posto, maglie calcio a poco prezzo affidabile ma la Biellese sporse reclamo presso il Direttorio Federale sostenendo la tesi che un suo giocatore fosse stato corrotto da elementi riconducibili alla Milanese per agevolare la vittoria e la promozione del club meneghino. La ripetizione fu vinta per 1-0 dalla Biellese che così ottenne la promozione in Divisione Nazionale. Stabilito nel 1922 con il Compromesso Colombo che la Prima Divisione avrebbe perso 12 squadre senza le equivalenti promozioni dalla Seconda Divisione, la Unione Sportiva Milanese, terminata 10ª nel girone C, fu retrocessa in Seconda Divisione.

Tuttavia, in seguito alla decisione di allargare i quadri della Seconda Divisione, la Milanese (dopo aver vinto lo spareggio per il terzultimo posto con il Saronno) fu ammessa alle inizialmente non previste gare di qualificazione al campionato di Seconda Divisione 1924-1925 tra le sei squadre terzultime classificate e sei compagini giuliane. Nella stagione 1923-1924, con un terzultimo posto a pari merito con il Saronno, la squadra retrocedette sul campo nel campionato lombardo di Terza Divisione. Le grandi per protesta si ritirarono da entrambi i tornei (eccezion fatta per la Juventus) e l’US Milanese partecipò a quello italiano (l’unico ritenuto a posteriori valido per lo scudetto), arrivando seconda alle spalle della Pro Vercelli; fu decisivo lo scontro diretto disputato alla penultima giornata in cui prevalse, nonostante il fattore campo sfavorevole, la Pro Vercelli, che così si aggiudicò il campionato con una giornata di anticipo. All’ultima giornata del girone B, disputata il 26 febbraio 1928, era in programma a Biella lo scontro diretto Biellese-Milanese con le due compagini in vetta a pari punti: il vincitore dello scontro avrebbe ottenuto la promozione in Divisione Nazionale.

Nel 1903 la società era ormai affermata e cresciuta nel numero dei soci e si stabilì di creare una sede sociale prendendo in affitto tre locali siti in via Fiori Oscuri a Brera, e con l’incremento dei successi nelle discipline sportive che aumentavano, in ossequio al primo articolo dello statuto sociale che contemplava la possibilità di aggiungerne altre, si decise di istituire la sezione calcio. Pertanto l’U.S. Viscontea, che si fregia dei colori a scacchi bianco-neri e che è presieduta dal Lattuada stesso, passa all’U.S. In trasferta, nel caso di avversari dai colori simili, gli scacchi divenivano bianchi e rossi. La divisa si completa con pantaloncini bianchi e calzettoni per metà verdi e per metà bianchi. Milanese, rinata calcisticamente per volontà di dirigenti ormai troppo vecchi, rifiutò l’invito dell’avvocato Giovanni Mauro (che propose l’ammissione al campionato misto quale squadra di Serie B) a disputare un campionato equiparabile a quello perso nel 1928 a causa della fusione coatta voluta dalle autorità fasciste. Leandro Arpinati ufficializzò la decisione di rendere agli ex dirigenti degli scacchi i premi conservati dall’Ambrosiana e di ricostituire l’U.S. Il regime rese noto che l’operazione serviva per permettere alla Fiumana (squadra rappresentante la città di Fiume, da pochi anni annessa all’Italia) di iscriversi al campionato di Divisione Nazionale, ma di fatto toglieva di mezzo un’importante società calcistica avente un nome scomodo (l'”Internazionale”) i cui dirigenti non erano alti esponenti del Partito Nazionale Fascista.