Banks è entrato di diritto nella storia del calcio anche per una delle più belle parate di sempre. L’Inghilterra piange Gordon Banks. Gordon Banks, un mio eroe assoluto, e innumerevoli altri, è morto. Oh no. Gordon Banks, an absolute hero of mine, and countless others, has died. Very sad to hear the news that Gordon has died. One of the very greatest. England’s World Cup winner was one of the greatest goalkeepers of all time, and such a lovely, lovely man. We are devastated to lose him but we have so many happy memories and could not have been more proud of him. Thinking especially of Ursula, Julia, Wendy and Robert. Pensieri soprattutto ad Ursula, Julia, Wendy e Robert. Lascia la moglie Ursula ei loro tre figli, Julia, Robert e Wendy. Il famoso Palazzo Serbelloni in cui ha vissuto per tre mesi Napoleone Bonaparte è costruito in stile neoclassico ed era uno dei primi palazzi eretti in quel corso. Il disegno cambia, sperando sempre in meglio o che richiami le prime divise del club nei primi del novecento.
Maglie bruciate perché ritenute sfortunate, maglie mimetiche o jeans davvero discutibili, divise fluorescenti in stile Anas, tutto il peggio riscontrato nelle ultime stagioni di marketing sfrenato. Il colore giallo – ‘University Gold’ – torna quindi a essere protagonista sulle maglie da gioco dell’Inter, dopo aver rappresentato per diverse stagioni il colore della terza divisa del Club. Bianco & nero che con il Fulham fu già presentata dalla casa tedesca dell’Adidas diverse stagioni fa ricordando alla Juve che non è stata la prima bianconera ad osare una scelta simile. Sei volte è stato nominato portiere dell’anno dalla FIFA e vanta 73 presenze in Nazionale. Come sei arrivata a questa scelta dopo le superiori? Un giorno che fino all’ultimo sa di festa, descritto bene dalla partita di calcio nella piazza centrale di Bruxelles, ma soprattutto da questa frase “E’ uno stringersi di mani, darsi pacche sulle spalle tra quelli del Liverpool e quelli della Juventus” (pag. Il Napoli, da sempre azzurro, dopo la risalita dalla serie C era diventato celeste come la Lazio mentre gli aquilotti si trasformarono in turchese. Triste per il calcio, per lo Stoke City e per gli appassionati di Inghilterra. Fra queste anche quelle che lo portarono a vincere la Coppa del Mondo nel Mondiale del 1966 giocato proprio in Inghilterra.
Il leggendario portiere campione del mondo nel 1966 è venuto a mancare all’età di 81 anni dopo una lunga malattia. Era il 18 dicembre 1966 quando Gianluca Raimondo (questo il suo secondo nome all’anagrafe) vedeva la luce alla maternità del Sant’Orsola. S. Maria Hoè si è imposta sia nel minivolley 4vs4 che nel volley 6vs6 aggiudicandosi il torneo; secondo posto per OSGB Vercurago, seguito, al terzo posto, dal GSO Lecco Alta. Dea fu scelto, e dal figliuolo. E’ il veterano del Toro, a 37 anni si è visto prolungare il contratto per un’altra stagione e oggi Emiliano Moretti parla da autentico leader granata: “Io non posso che ringraziare che mi ha dato l’opportunità di giocare ancora, ad iniziare dal Presidente. Ricordiamo i tifosi del Bologna che nel 2000 si infuriarono per la loro maglia che divenne partita come il Genoa o anche il Cagliari. “A distanza di 45 anni, continuo ad andare a Cagliari almeno ogni due o tre mesi.
Il Siena propose lo stile “a quarti” come il Rimini e il Bristol Rovers ma qui era un ricordo delle origini. Alcuni casi delle maglie più discusse. La città di Maglie è gemellata con il comune francese di Rumilly. Infine da ricordare le maglie attuali di West Ham e Aston Villa, entrambe senza le iconiche maniche celesti. Ha vestito le maglie del Chesterfield, del Leicester City e dello Stoke City. Ma lui è un’icona dello Stoke City, tanto da guadagnarsi una statua di bronzo all’esterno dello stadio dei Potters, il ‘Bet365’. Un nano barbuto saltò su uno dei tavoli centrali, roteando sopra la testa un pesante martello da guerra. Nel 1970, durante il Mondiale in Messico, con un colpo di reni pazzesco, l’inglese riuscì a respingere un colpo di testa di Pelè. Il salone del libro di Torino di quest’anno è stata l’occasione per intervistare due scrittori, uno italiano, Gian Luca Favetto, e l’altro inglese, Antony Cartwright, che a quattro mani hanno fatto rivivere quella drammatica giornata nel loro libro “Il giorno perduto: racconto di un viaggio all’Heysel”.