Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l’unica rimastaci. PALLONI – Sono i “pezzi” che rispetto al passato hanno subìto la più profonda evoluzione. SCARPETTE – Molti i cambiamenti rispetto alle scarpette di un tempo che arrivavano alla caviglia ed erano o troppo morbide o troppo dure, con tacchetti inchiodati. Nella foto a sinistra, Alcide De Gasperi durante la cerimonia della posa della prima pietra al costruendo stadio di Fuorigrotta il 27 aprile del 1952. In alto, il San Paolo al tempo dell’inaugurazione senza le coperture in acciaio apportate successivamente per i mondiali di calcio. Per un’uscita casual, ad esempio, puoi indossare un paio di pantaloni joggers con una felpa nerazzurra abbinata. Per esempio, nel libro ho scritto che hai da sempre le foto sulla carta di identità con la maglia del Vicenza… Il ricordo meraviglioso di quello che si é scatenato nel e dal momento stesso che ho terminato (con gran fatica per via di un inatteso groppo alla gola che mi ha quasi impedito di parlare e si é trasformato in un pianto irrefrenabile). Il campo del Poligono di Tiro fu inaugurato nel 1913 e intitolato a Vittorio Emanuele III.

Food Truck Race board game boardgame boardgame design food truck food truck design food truck race graphic design gregory alford illustration kickstarter mario zucca packaging product design strategy game tabletop game I giocatori arrivavano in carrozza o in auto al campo con la loro “corte” di amici e amiche. Su questo stesso campo debutterà poi anche l’A.C. Anche giovani sanno che, da molti anni, i palloni – pure quelli professionali – avevano una camera d’aria, proprio come le gomme d’auto, da riempire usando un “gonfiatore” , magari da bicicletta. Ma, una volta, il beccuccio della camera d’aria veniva poi ripiegato all’interno del cuoio e chiuso con una stringa in pelle. Mangiavano, poi giocavano. Man mano, sorsero nuove squadre ( non solo a Napoli, anche in Campania) e la struttura migliorò. Spero abbiano ispirato anche voi a sperimentare la tendenza soccercore! Tra alcune invasione di campo, ci fu anche un evento che sfiorò la tragedia. Pasolini si perse dentro quella confusione, anche lui divertendosi a seguire la partita in mezzo alla bolgia che si era creata. Nella prima foto in alto, il campo di Bagnoli negli Anni Venti; nell’altra foto, il campo dell’Ilva Bagnoli durante una partita Anni Trenta. Ritenuto insufficiente e scomodo il terreno del Campo di Marte a Capodichino (che fu uno dei primi spazi a disposizione, insieme con il famoso Mandracchio nella zona del Porto), i dirigenti del Naples Football Club, dell’Audax, della Juventus di Napoli presero in fitto un terreno a Campegna alle pendici di Posillipo.

Si giocava in una zona antistante le varie postazioni di sparo del tiro a segno. Il Naples, successivamente, si trasferì al Poligono di Tiro a Segno, inter terza maglia da poco inaugurato. Con un videomessaggio inviato poco prima della conferenza stampa la showgirl – amica di vecchia data di Scavelli – ha annunciato che sarà la madrina dei due eventi finali dello Sport Village. Le tribune erano prevalentemente in legno, per poco più di 10 mila spettatori. A destra, una delle curve dello stadio al Rione Luzzatti, all’inizio fatto per lo più in legno. Napoli-Juve (2-1) il 6 dicembre del 1959. Lo Stadio di Fuorigrotta in passato ha ospitato fino a 90 mila spettatori. A sinistra l’ingresso dello stadio “Partenopeo”. Poi, rinnovato, prese il nome di “Stadio Collana”, con una vita tormentata, sempre alle prese con problemi di agibilità. Ma dopo la guerra, da Stadio Littorio diventò “Stadio della Liberazione”. Anche il “dribbling” è di per sé poetico (anche se non “sempre” come l’azione del goal).

Rifatto ex novo negli Anni 70, anche per altri sport. Perfette per goderti i maggiori eventi calcistici della stagione. Dalla stagione 2007-2008 per la prima volta è arrivato il pallone unico anche in Italia. Nella ristrutturazione per i Mondiali di calcio del 1990 non sono stati creati, tra l’altro, tombini sufficienti e strutture adeguate per lo sversamento dell’acqua piovana (da qui un paio di allagamenti degli spogliatoi), mentre il manto erboso, che già soffre per la copertura dello stadio, è stato erroneamente poggiato su sabbia di mare e non di fiume. MILAN (seconda maglia) – ufficiale – Il kit è stato svelato durante l’amichevole che il Milan ha giocato contro il Manchester City. INTER (seconda maglia) – ufficiale Bianco, simbolo di stile ed eleganza, e grigio, colore parte del DNA dell’Inter e della città di Milano, a ricordo dell’alta moda degli anni Settanta e dell’estetica gotica e industriale. Il 27 gennaio 1946, Napoli-Bari 2-1: al gol tanto atteso dell’albanese Lustha, il primo in maglia azzurra del neo acquisto, l’esultanza fu tanta da far crollare una fetta delle tribune. L’inter va in vantaggio: 1-0, gol di Ivan Zamorano. Si dette delle pacche sul vestito per liberarsi della paglia che gli era rimasta addosso.