Cambiano i tempi e il modo di giocare e non mi stupirei se anche a campioni così luminosi qualche nostro allenatore pignolo richiedesse «compiti di copertura» o di «tenere la posizione» perché «nel calcio d’oggi il fantasista deve anche sacrificarsi… Insomma, esploriamo tutti i campi di calcio perché tutte queste vecchie maglie sono simboli che legano passione e storia. È stato unico, ma scelgo Pelé, perché Maradona era ed è legato a tante cose che non mi sono mai piaciute. È nato a Ribeirão Preto, nello stato brasiliano di San Paolo. Il brasiliano è stato il punto di riferimento assoluto dei suoi anni, Maradona lo è stato e lo è ancora dei nostri. Protagonisti della stagione, comunque sia trionfale, furono il laterale offensivo Maikol Negro, il duo brasiliano formato da Gabionetta e Calil, oltre a veterani quali Davide Moro, Manolo Pestrin e Maurizio Lanzaro, questi ultimi due di ritorno a Salerno dopo diversi anni. L’anno dopo, peraltro, gli aquilotti arrivarono ultimi retrocedendo in Serie D. Con la stagione di Serie D 1976-1977 arrivò l’era di David, che subentrò in panchina a Franzoi a gennaio segnando l’immediato ritorno in Serie C con propositi ambiziosi come Piergiorgio Lutterotti che divenne una delle bandiere di sempre del calcio trentino.
Keane in questa stagione. La coppia ebbe il primo figlio il 10 maggio 2009, un maschio di nome Robert Ronan Keane Jr., nato all’ospedale di Dublino. Altri importanti risultati sportivi si sono avuti negli anni venti in Serie C, maglie da calcio personalizzate a poco prezzo con il raggiungimento nella stagione 2019-20 del terzo posto in classifica nel girone C (campionato sospeso a causa della pandemia di COVID-19) e del primo turno dei play-off nazionali e con il raggiungimento nella stagione 2021-22 del quinto posto in classifica nel girone C e del secondo turno dei play-off nazionali. Ma quando hai a che fare con loro, la concentrazione sale al 120% e la partita diventa una sfida dal primo all’ultimo istante. Le mie caratteristiche principali erano la velocità e una concentrazione fuori dal comune, se per caso venivo superato riuscivo quasi sempre a riprendere l’avversario. Quel giorno Pelé regalò pezzi di bravura segnando anche una rete che rimase nella storia: un colpo di testa dopo essere salito in cielo ed essere rimasto in aria per alcuni istanti che apparvero infiniti. Il 17 giugno c’è il ritorno, in un Briamasco gremito da 2 000 spettatori: nonostante le parecchie assenze, il Trento riesce a vincere per 1-0 grazie alla rete di Marzochella, che dà il via alla festa dei supporter trentini.
È necessaria però una distinzione: ci sono stati tanti giocatori capaci di vincere partite o anche tornei da soli, grazie al loro particolare stato di grazia, o di caratterizzare con la loro presenza un’intera squadra, pensiamo a Vieri ad esempio. No, non è stato Diego a rovinarmi il sonno. Diego invece l’ho incontrato da avversario tante volte con la Sampdoria e con la Nazionale. Eppure contro di me Diego… Al termine del campionato, il Trento appaiato al Padova arrivò al secondo posto dietro alla capolista Modena, disputando lo spareggio-promozione venerdì 13 giugno a Verona contro i patavini. Promosso in Premier League dopo aver vinto la finale play-off contro il Brentford. Sacrificato nel finale per provare a vincere ma è fra i più lucidi quando c’è da ragionare. Avendo giocato per più di 20 anni spesso mi chiedono quale è stato l’avversario più ostico da marcare. Al trentasettesimo il Chievo conduce per 2-0 in seguito alle marcature di Eriberto e Corini, ma l’Hellas ribalta il risultato, aggiudicandosi la partita per 3-2. Al termine della gara il tecnico del Verona Malesani, che in passato era stato per quattro stagioni allenatore clivense, si reca a festeggiare platealmente sotto la curva clivense; questo gesto attira l’ira dei sostenitori del Chievo, che si sentono offesi da un’esultanza tanto ostentata.
La stagione successiva vede confermato sulla panchina il tecnico Corini e in estate ci sono addii da parte di alcuni storici dirigenti, tra cui il direttore sportivo Giovanni Sartori che lascia dopo quasi trent’anni di Chievo; nonostante l’addio di quest’ultimo, sostituito dall’emergente Luca Nember, il mercato vede lo sbarco a Verona di alcuni giocatori di spessore, tra cui Maxi López, Valter Birsa dal Milan, Ezequiel Schelotto dall’Inter e l’esperto difensore in passato anche della Nazionale Alessandro Gamberini. Si tratta dell’evento sportivo più seguito dopo le Olimpiadi. Maradona sapeva cambiare il volto di una squadra ed è stato capace di vincere un mondiale da solo. Maradona, invece l’ho solo visto giocare, ma tante di quelle volte che non ha segreti. In questo biennio vince due volte la Coppa di Scozia e il suo terzo campionato, ed in particolare nella stagione 2004-05 vince il titolo di “Giocatore dell’Anno del Celtic F.C.”. Un fattore di stress notevole per la Spagna, che per contenere il buon Arjen (cervello calcistico limitatissimo, ma gambe e piedi cui è quasi impossibile stare dietro) deve mandare dai due ai quattro giocatori (!), fra i ripiegamenti di Iniesta e Pedrito in aiuta a Capdevila e gli slittamenti laterali di Xabi Alonso e Puyol.
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