Buona fu anche la stagione 1972-1973, che vide l’inserimento in rosa di esordienti come Domenico Caso e Giancarlo Antognoni e la partenza di alcuni protagonisti dello scudetto; il cammino in Serie A fu regolare e portò al quarto posto finale, dietro Juventus, Milan e Lazio. Entra a far parte della rosa dell’Under-19. Con la vendita della società da parte della famiglia Pontello a quella Cecchi Gori, dal 1991-92 venne sostituito il controverso “giglio alabardato” che aveva caratterizzato gli anni 80 con una versione ridisegnata dell’antico simbolo viola, comunque vicina alla storia della Fiorentina. È il più anziano marcatore della storia dell’Europa League e il calciatore con più presenze nella Liga (622) al pari di Andoni Zubizarreta. La stagione seguente si conclude in maniera deludente in campionato con l’ottavo posto (che vale però una nuova qualificazione alla Conference League) e con le semifinali di Coppa Italia. In Coppa Italia la squadra venne battuta agli ottavi dal Bologna, dopo aver superato il Cosenza nel turno precedente.
Con i club ha vinto tre volte la Coppa del Re (con il Betis nel 2004-2005 e nel 2021-2022 e con il Valencia nel 2007-2008) e ha raggiunto una finale di Coppa Italia (con la Fiorentina nel 2013-2014). A livello individuale, nella stagione 2001-2002 è stato premiato come miglior giovane rivelazione dalla rivista sportiva Don Balón. Il 5 aprile 1990 apre le marcature nella finale della Coppa del Re vinta per 2-0 contro il Real Madrid al Mestalla di Valencia. Nel 1993-1994, nella stagione chiusa con la vittoria del quarto campionato spagnolo e la sconfitta per 4-0 nella finale di UEFA Champions League contro il Milan, è presente in tutti i match della Liga tranne uno, segnando 8 gol, record personale. Da quando questo trofeo è denominato UEFA Champions League (dal 1992) nessuna squadra era mai riuscita nell’impresa di conquistarlo per due anni di fila. Callejón ha firmato un contratto di quattro anni con il club spagnolo. Furono ceduti due uomini chiave della Liga vinta due anni prima: Iván Zamorano e Michael Laudrup, mentre tra gli acquisti più importanti figurarono Predrag Mijatović, Davor Šuker, Christian Panucci, Clarence Seedorf, il portiere Illgner e Roberto Carlos. In campionato i gigliati furono autori di buone prestazioni in casa, mentre in trasferta trovarono diverse difficoltà, ottenendo solo 7 punti, vincendo però sui campi di Milan e Juventus; la Serie A dei viola si concluse all’ottavo posto.
Creato per celebrare il 120° anniversario della squadra ed il loro 14° titolo in Champions League, il kit da trasferta del Real Madrid per la stagione 22/23 dona un twist modeno al classico kit da trasferta in viola. In totale, invece, conclude la sua stagione con 47 presenze e 20 gol (15 in campionato, 3 in coppa e 2 in Champions). I viola, allenati da Giuseppe Chiappella, che sostituì Valcareggi, ebbero una stagione discontinua nelle prestazioni e, grazie soprattutto alla parte centrale del campionato, si classificarono al quarto posto. La stagione 2019-2020 inizia con copiosi investimenti sul fronte del calciomercato, con oltre 300 milioni di esborso per assicurarsi le prestazioni di Eden Hazard, Luka Jović, Rodrygo e di due giovani difensori, Militão e Ferland Mendy. Al posto dell’allenatore friulano fu assunto Bernd Schuster, autore di una grande stagione col piccolo Getafe, portato alla finale di Coppa del Re e di conseguenza in Coppa UEFA. Il match di ritorno finisce con un pareggio per 2-2 che qualifica i blancos alla finale di Kiev. Il match finisce 1-1 dopo i tempi supplementari e si decide ai rigori, dove i Blancos hanno la meglio sui Colchoneros con un complessivo 6-4. L’errore decisivo dal dischetto è del difensore colchonero Juanfran, che colpisce il palo.
Nella stagione 1962-1963 il Madrid rivinse il campionato, mai in discussione, per la terza volta consecutiva: fin dalle prime giornate i blancos imposero una ferrea egemonia conquistando ben 23 vittorie in 30 partite e ottenendo una storica vittoria per 5-1 in casa del Barcellona (che fu sconfitto anche a Madrid per 2-0). In Coppa dei Campioni subì una precoce eliminazione al primo turno per mano dell’Anderlecht. Troverai anche tutte le collezioni di allenamento, stile di vita e giorno della partita del club Merengue. Milita nel club catalano dal 1988 al 1998, facendo parte del Dream Team allenato dal tecnico olandese, di cui è una figura chiave. Oggi invece il tecnico ha quasi l’imbarazzo della scelta. In Coppa del Re il Madrid riuscì a raggiungere la finale dove sfidò il Barcellona al Bernabéu. In campo europeo, i gigliati arrivarono in finale della Coppa Mitropa 1971-1972, dopo aver vinto il girone con Partizan e First Vienna, venendo battuta nelle due sfide dal Čelik Zenica per il complessivo 0-1, maglia real madrid con rete di Mirsad Galijašević. Nella stagione 1961-1962, il club acquistò Aurelio Milani, cercando di riportarsi nelle zone alte della classifica.
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