Costruito nel 2007 a seguito dell’acquisizione del Novara Calcio da parte della famiglia De Salvo, sorge sul sito di un vecchio mulino del XVII secolo. Insieme alla mia famiglia organizziamo tanti eventi, per noi P.U.P.I. Nella grande famiglia mancava solo il fratello grande, il secchioncello che non perde occasione per far notare come il secondogenito sia uno scapestrato. Anni fa mi feci spedire da un olandese appassionato di calcio tutte le partite dell’Olanda del 1974. Un paio hanno il commento della ESPN sports classics ed è per questo che pagherei un centinaio di euro senza pensarci per avere una Olanda-Argentina 4-0 con il solo audio dello stadio. Chi difende il passato contro chi sventola la modernità, chi santifica i ricordi contro chi cannibalizza ogni novità per sembrare very young . Prendendo in mano un computer, in questo freddo inverno, per chi abbia davvero voglia di farlo è altrettanto facile scoprire che, quattro anni dopo, la partita del cuore tra la nazionale cantanti e la nazionale politici (D’Alema, Maroni, Mastella, Fini, Cofferati, Veltroni e Gasparri) ha fatto registrare uno share del 49,10 per cento.
Il disegno dello stemma cittadino ha alimentato la leggenda (attribuita a Luigi Tasselli, monaco di Casarano), che la città abbia avuto origine da tre masserie, denominate San Basilio, Sant’Egidio e San Vito che, unite insieme come le maglie di una catena, avrebbero formato il primo nucleo abitato. Premiati i primi di Coppa Lazio : Monica Turi (veloclub 39×26 cicli Coppola ) , Marco Taglienti (Morena Bike) , Pasquale Guastamacchia (cicli Rossi ) , Maurizio Carbone (cicli Rossi) , Luigi Cangitano (veloclub 39×26 cicli Coppola ), Joseph Kristien Adanah ( Ciclotech- Blokko racing team ) Augusto Montoni (cicli Coppola ) , Giorgio Maria Carbone (cicli Rossi) , Carlo Matteo Mossa (veloclub 39×26 cicli Coppola ) . Non si badava a spese per lucidare la reputazione e irrobustire il prestigio dell’istituto, come dimostrano i milioni di euro sborsati senza batter ciglio per la campagna pubblicitaria firmata da Marco Bellocchio nel 2009 o per il reclutamento incessante di vip da utilizzare come testimonial (la campionessa Tania Cagnotto e lo chef Simone Rugiati).
Per questo abbiamo deciso di giocare anche ora con grandi squadre in trasferta. La Ditta vintage – che inorridiva per Renzi ad Amici in giubbotto di pelle – si fa fotografare con gli omini del Subbuteo dipinti a mano, ha nostalgia delle maglie numerate dall’1 all’11 e si commuove per George Best; la Nouvelle Vague di Matteo ammira Cristiano Ronaldo, parla di pressing alto e gioca un calcio atletico, anche con la console e anche durante la nottata elettorale. Letta, il perfettino che «quella foto non l’avrei fatta», è lo stesso che negli ultimi anni è diventato praticamente il miglior testimonial del Subbuteo in Italia. Letta in polo scura che sfida il comico Bertolino; Letta in doppiopetto che fa visita alla delegazione olimpica azzurra a Sochi e non resiste alla tentazione di esibirsi in un colpo a punta di dito; Letta in maniche di camicia che segna e commenta: «il Subbuteo insegna il fair play e ad accettare la sconfitta». Sulla squadra di Trapattoni cala una cappa di piombo e l’avventura azzurra sembra giunta al capolinea. Nella stagione 1927-1928 la squadra contese fino all’ultimo la promozione in Divisione Nazionale (il campionato di massima serie) a Biellese e Legnano.
Sono esposti numerosi cimeli della nazionale italiana dal 1922 ad oggi (palloni, medaglie, scarpe, maglie, ecc.), oltre a un centro informativo digitale con archivio di fotografie e filmati. Ad esempio, qual è ancora oggi la maglia più venduta della Roma? Si può godere del prezzo più basso ed il trasporto libero di louis vuitton bauletto originale Spedizione Gratuita salvare grande oggi! Da oggi, la bellezza ha un prezzo più accessibile», recitava lo slogan del manifesto del 2001, un paradosso per una banca accusata di aver «truccato» i conti. L’ultima trovata in casa Mps come prima banca al mondo a dedicarsi in prima persona a una griffe – è stata la linea di abbigliamento «1472», il brand fashion del Monte dei Paschi (la data è quella della fondazione) che campeggia su giubbotti, felpe, polo, t-shirt, cappelli, sciarpe e giacche. Sotto la sua gestione, il Monte dei Paschi di Siena ha battuto ogni record in fatto di marketing e merchandising, arrivando a investire cifre folli che hanno contribuito, e non poco, a svuotare i forzieri. Certo, col senno di poi, la smania da marketing spinto qualche risvolto comico l’ha provocato, come nel caso della sponsorizzazione di un’équipe di chirurghi plastici che invitavano le signore a non scherzare col silicone.