Associazione Mantovana del Calcio 1911-12 · 1919 – Cambia denominazione in Associazione Calcio Mantova. Se con una miniatura anziché la palla si va a colpire una miniatura avversaria si commette un fallo e il gioco ricomincia con un calcio di punizione per l’altra squadra. Sul fronte Coppa Italia, la squadra dopo essere approdata in semifinale, viene battuta in casa dal Marino per 3-0. Il ritorno in campo laziale vedrà i monopolitani imporsi per 3-1, risultato che segna l’eliminazione dal torneo. Le squadre coinvolte nel torneo rimangono invariate dall’anno precedente, Arci Corcagnano, Arci Carignano, Formacia Tomatis e Avis Vigatto. Serie A, sito maglie calcio quali squadre hanno fatto più gol in un singolo campionato? Il campionato di Serie B 1975-1976 è il sesto e, ad oggi, l’ultimo disputato dal Brindisi nella serie cadetta. 1999-2003 – Il club rimane inattivo e non partecipa ad alcun campionato. Tensione da campionato del mondo. COLONIA, si appresta ad affrontare per il secondo anno, il campionato di Prima Categoria. Con questo fardello addosso, tuttavia, Andy ha guidato prima proprio gli Eagles alle soglie del successo (varie finali di Conference e un Sb perso con Brady) e dopo i Chiefs a due trionfi ai quali probabilmente se ne aggiungeranno altri.
Della Spagna non si hanno notizie, mentre gli arancioni esaltano il proprio ostruzionismo fino al punto di trasformare l’ossimoro in realtà, inventando la “sportività antisportiva”. Giocando praticamente uomo contro uomo, il primo duello perso rischia di farti trovare tutto scoordinato col resto della squadra, però gli olandesi duello dopo duello riescono ad impedire alla Spagna di fare il suo calcio, spesso e volentieri ricorrendo alla violenza. Gli oranje spezzano del tutto la continuità d’azione spagnola (nemmeno due passaggi di fila, zero cambi di gioco), e portano la gara nel terreno prediletto, rendendola irregolare e nervosa. Questo cambia anche le esigenze degli allenatori: è un momento in cui ci si può giocare maggiormente la carta della velocità e degli uno contro uno, e praticamente tutti i cambi risponderanno a questa logica. Altri cambi all’insegna del “ci sono gli spazi, calcio maglia giochiamocela”. A questo (e a un giallo scampato da Sneijder, che coi tacchetti ci va sulla coscia di Busquets) durante i 120 minuti, e non proprio verso la fine, si sarebbe potuta anche aggiungere una seconda ammonizione per Van Bommel, francamente sgradevole per la reiterata durezza delle entrate e gli atteggiamenti sempre antipatici tanto verso i giocatori avversari come verso l’arbitro. Fra entrate intimidatorie e proteste continue, è l’Olanda più “sporca” che mi sia capitato di vedere da quando seguo il calcio.
Però va detto che l’Olanda interpreta questo suo gioco con notevole concentrazione. Poi si riesce pure a tenere palla un po’ di più, con Stekelenburg che non ha nessuna fretta a cincischiare passandosela coi difensori (anche questo fa brodo nella battaglia per assicurarsi il controllo del tempo oltre che dello spazio, le due dimensioni fondamentali del gioco), ma soprattutto riesce ad attivare Kuijt e Robben in zone più avanzate. Un fattore di stress notevole per la Spagna, che per contenere il buon Arjen (cervello calcistico limitatissimo, ma gambe e piedi cui è quasi impossibile stare dietro) deve mandare dai due ai quattro giocatori (!), fra i ripiegamenti di Iniesta e Pedrito in aiuta a Capdevila e gli slittamenti laterali di Xabi Alonso e Puyol. Personalmente non è un tipo di difesa che mi faccia impazzire, preferisco una zona pura che prescinda da marcature individuali (ad esempio quella proposta dal Giappone) per difendere in blocco mantenendo sempre le distanze corrette fra i giocatori e fra i reparti, cercando di intercettare le linee di passaggio prima che inseguire l’avversario. A differenza dei tedeschi pressa subito i difensori spagnoli, impedisce ad Iker di giocare corto dal fondo e soprattutto non concede lo spazio tra le linee.
Un paio di giorni prima avevo ricevuto il via libera dalla squadra per saltare i campionati di società di cross, per defezioni multiple dei compagni di squadra. L’annata 1991-1992, tra avvicendamenti in panchina e instabilità societaria (con Grigolo che fatica a prenderne il pieno controllo), si rivela ancora complessa: la squadra chiude il proprio gruppo di C2 al 4º posto finale. Debuttò all’età di 15 anni nell’Erokspor, squadra del distretto della capitale di Kasimpasa nata nel 1959. Dai colori giallo e verdi è da sempre un tipico sodalizio sportivo, che lancia nell’orbita agonistica i giovani turchi. Sono state moltissime le persone che si sono radunate per celebrare assieme un traguardo così importante, accolte dalla fondatrice e presidente Elena Gianello che ha raccontato quello che l’associazione è stata nel passato, il presente della Calicanto, le speranze e i progetti per il futuro. La scelta della maglia personalizzata non si limita solo all’aspetto estetico: infatti, il tessuto e la vestibilità sono elementi importanti per garantire comfort e resistenza durante la pratica sportiva.