Le manifestazioni sopra indicate nacquero inizialmente come maschili, ma la stessa organizzazione è stata applicata per i giovani (campionati giovanili Under-20 e Under-17) e per le donne, come il Campionato mondiale femminile di calcio e manifestazioni corrispettive. Campionato declassato al 5º livello. La squadra resta sempre nel terzo livello del calcio italiano, con l’eccezione del 1935/36, nel quale il Ponziana militò (in seguito alla riforma che creò la serie C) in I Divisione Regionale (quarto livello). A differenza del calcio esistono le espulsioni a tempo: se un giocatore riceve due cartellini gialli deve abbandonare il campo per 2 minuti senza poter essere sostituito e l’espulsione per somma di ammonizioni avviene al terzo cartellino giallo ricevuto. Frattanto nel mese di marzo 2010 l’imprenditore Enrico Rigoni (padre del giocatore Simone Rigoni) rileva la totalità delle quote societarie e ne assume il controllo; inizialmente l’organigramma societario e sportivo tuttavia non variano e l’avv. 1935-36 – 1º nel girone unico della Prima Divisione V Zona (Venezia Giulia).
In particolare, a Venezia città (che con lo spostamento della nuova squadra allo stadio Baracca si era sentita spodestata del proprio team) viene subito costituito, da soggetti contrari alla fusione, un Calcio Venezia che a cavallo degli anni novanta parteciperà al Campionato Nazionale Dilettanti giocando con le tradizionali divise neroverdi. Gli anni sessanta scorrono senza emozioni per il Ponziana, con alcune eccezioni: la Stella d’Oro al merito sportivo conferita dal CONI nel 1960 (che va ad aggiungersi a quella d’Argento) e la promozione in serie D del 1967; la quarta serie dura però solo una stagione (17º posto con 22 punti). Dopo l’ennesimo respingimento della richiesta di ammissione in Serie B, nell’estate 1946 diversi dirigenti della Ponziana, presieduta all’epoca da Edoardo Boltar, cominciarono a valutare seriamente la possibilità di iscrivere la società al massimo campionato jugoslavo. La società rimase inattiva nella stagione successiva, non iscrivendosi alla “Coppa Litorale Adriatico” organizzato dal Direttorio V Zona. Nel 1972 il timone è nelle mani della terza generazione dei Ferro, i fratelli Domenico e Vincenzo (1935-2023), che aprono un mulino più grande nella zona industriale; nel 2011, in occasione dell’acquisizione de La Molisana, è già operativa la quarta generazione della famiglia Ferro: al comando vi sono Giuseppe e Rossella (figli di Vincenzo) affiancati dai cugini Flavio e Francesco.
Inoltre, la rivista di dicembre 1999 World Soccer ha pubblicato un elenco dei primi 100 giocatori del XX secolo, che è stato creato a seguito di una votazione dei lettori. In seguito la divisa venne ulteriormente modificata, assumendo i colori biancoazzurri, ma talora mantenendo al suo interno dei dettagli neri. L’Amatori Ponziana si affiliò all’Unione dei Circoli di Educazione Fisica (nota in sloveno come Zveze društev za telesno vzgojo v Trstu) e il 21 ottobre 1946, in occasione della riunione plenaria della Fiskulturnog saveza Jugoslavije (Associazione della cultura fisica della Jugoslavia), fu stabilita la sua ammissione al massimo campionato jugoslavo in qualità di ospite. S. P. E. (Associazione Sportiva Ponziana Edera); la riforma di Leandro Arpinati non include il club nei due nuovi campionati nazionali. Il primo, di ritorno da Liverpool dove aveva vissuto per qualche tempo, contagiò l’amico: assieme comprarono un pallone e fondarono, nel 1906, il Mantua Football Club. Nel luglio 2004 l’imprenditore romano Claudio Lotito acquista il club biancoceleste secondo un accordo con i vertici della controllante Capitalia, riuscendo poi nel marzo 2005 a salvare la società dal fallimento grazie a una transazione con l’Agenzia delle entrate per la rateizzazione in ventitré anni dei debiti accumulati con il fisco.
La compagnia di assicurazioni era al contempo anche title sponsor dei play-off stessi. Dopo due anni giocati ad altissimi livelli, nell’estate 2003 Pablo si mette sul mercato; nel frattempo è riuscito anche ad entrare nel giro della Nazionale maggiore allenata da Bielsa, debuttando a gennaio nel match contro l’Honduras. La Serie D 1974/75 presentò alla tifoseria una novità assoluta: il derby in campionato contro i rossoalabardati (anche se vi era un precedente nel Campionato Alta Italia del 1944). Il primo match ebbe luogo il 1º dicembre 1974, davanti ad oltre 20.000 spettatori. Il Ponziana nel campionato 2006/07 viene promosso in prima categoria, categoria nella quale resta un solo anno, dato che la stagione seguente la squadra viene promossa in Promozione. 1921-22 – Nel Campionato Giuliano. La sua fu un’ascesa rapida, e nel 1927 era già in I Divisione, la B dell’epoca. Gli oranje chiusero la pratica già nel primo tempo, con una prima marcatura di Dennis Bergkamp e quella successiva di Wim Jonk, che con un tiro da una distanza considerevole piegò le mani al portiere Pat Bonner. In quegli anni il Ponziana si affida a una serie di giovani, tra cui Fabio Cudicini, futuro portiere di Roma e Milan, e Giovanni Galeone.
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