Il trionfo in Andalusia consente al Real di affiggere nella sua ricca bacheca il trentatreesimo titolo nazionale, maglia real madrid 2023 cinque anni dopo l’ultimo trionfo con José Mourinho in panchina. Il suo nome è destinato a finire tra quelli dei candidati al Pallone d’Oro per parecchi anni ancora, probabilmente anche grazie ai successi che arriveranno con il Real Madrid, il suo club “dei sogni” inseguito a lungo e raggiunto dopo aver regalato al Psg l’ennesimo titolo della Ligue1, con un contributo di 27 gol in 29 partite di campionato. Artefice di questo periodo di successi fu in massima parte l’allenatore José Luis Saso, figura leggendaria nella storia del Valladolid essendo stato durante la sua vita eccellente portiere, allenatore, segretario tecnico e anche presidente del club. 20 giugno 1928: dalla fusione di Real Unión Deportiva (da cui assume la denominazione di Real) e Club Deportivo Español viene fondato il Real Valladolid Club de Fútbol. Il Real Valladolid Club de Fútbol, meglio noto come Real Valladolid, è una società calcistica spagnola con sede nella città di Valladolid, nella comunità autonoma di Castiglia e León.

Vola invece l’Atletico Madrid che al Wanda Metropolitano batte 1-0 il Getafe e centra la sesta vittoria consecutiva in campionato scavalcando in classifica i rivali cittadini del Real e agganciando proprio il Barcellona in vetta. In UEFA Champions League, dopo aver concluso a punteggio pieno il girone, i blancos eliminano il Lipsia agli ottavi (vittoria 1-0 in Germania e 1-1 casalingo), il Manchester City detentore del trofeo ai quarti (3-3 all’andata in Spagna e 1-1 dopo i tempi supplementari al ritorno in Inghilterra, poi 4-3 ai tiri di rigore) e il Bayern Monaco in semifinale (2-2 all’andata in Germania e 2-1 al ritorno in casa), nuova maglia real madrid per poi battere per 2-0 il Borussia Dortmund in finale con reti di Dani Carvajal e Vinicius. La stagione 2012/2013 si aprì positivamente dal punto di vista sportivo grazie alla vittoria per 1-0 sul Real Betis e la conquista del Trofeo del Olivo. Il 29 ottobre 1944 viene inaugurato l’impianto Estadio de La Victoria, nel centro città, che da quel momento diverrà il simbolo del club di Jaén e un punto di forza della squadra, vista la vicinanza degli spalti al terreno di gioco. Nel 1981-1982 il Madrid si aggiudicò la Coppa del Re, sconfiggendo in finale il Gijón (2-1) dopo aver eliminato avversari ostici quali l’Atlético e il Sociedad.

Ai quarti di finale i capitolini devono affrontare il Galatasaray. All’esito non gradito del campionato si aggiunse l’imprevista eliminazione ai quarti di finale della UEFA Champions League per mano del Monaco, poi finalista perdente della manifestazione. Durante la stagione il divario rispetto al Barça raggiungerà un picco di 16 punti, e i merengues verranno anche superati dall’Atlético, riuscendo poi a recuperare la seconda posizione. Alla trentaquattresima giornata le merengues risalirono al secondo posto grazie alla sconfitta del Deportivo, mantenendo in vita le speranze di sorpasso, che si concretizzò alla penultima giornata, con il Madrid vittorioso sui concittadini dell’Atlético in una trasferta insidiosa (4-0) e il Sociedad battuto in casa del Celta Vigo (3-2). All’ultima giornata, sconfitto l’Athletic Bilbao per 3-1, il Real Madrid si aggiudicò il titolo nazionale per la ventinovesima volta. Il derby di Madrid, in programma il 28 settembre, termina con un’inattesa sconfitta dei padroni di casa del Real che cedono all’Atlético Madrid, guidato da Diego Simeone, grazie ad una rete realizzata in apertura da Diego Costa. Nel mese di ottobre la squadra giunse ai sedicesimi di Copa del Rey, ma uscì sconfitta per 0-3 al cospetto dell’Atlético de Madrid.

Poi, oltre a questo, si dovrebbe prendere in considerazione nella valutazione della prestazione anche il tipo di apporto fornito alla squadra. Un’occasione, nella serata di Torino, a dire il vero il norvegese l’ha anche avuta. Nel 1935 però San Siro venne ceduto al Comune di Milano e nel 1947 cominciò a giocare in quello splendido impianto anche l’Inter, che fino a quel momento si esibiva nell’Arena Civica. Il Real Madrid iniziò la stagione 2001-2002 con la vittoria, la sesta per il club nel torneo, della Supercoppa di Spagna, ottenuta superando il Real Saragozza (1-1 e 3-0 con tripletta di Raúl). In UEFA Champions League, per la terza volta in quattro anni, i madrileni raggiungono la finale, dove ottengono uno storico bis dopo il successo dell’anno prima. In UEFA Champions League i blancos di Madrid furono eliminati agli ottavi di finale dal Bayern Monaco. Il primo tempo finisce con il punteggio di 1-1, con i 46.000 spettatori del Bernabéu gelati dal centrocampista brasiliano Gabriel. Nonostante il netto divario tecnico, tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo i nipponici, con una doppietta di Gaku Shibasaki, riescono a ribaltare il vantaggio iniziale degli spagnoli a opera di Benzema.