2008 – Cambia denominazione in Cosenza Calcio 1914 s.r.l. 2014 – Cambia denominazione in Cosenza Calcio s.r.l. Sebbene incompleto, il nuovo impianto venne inaugurato il 28 ottobre 1931, con la denominazione di “Città di Cosenza”. 1933 – Cambia denominazione in Associazione Sportiva Cosenza. Cosenza Calcio S.p.A. non viene iscritta al campionato di Serie D. Il Rende assume la denominazione di Fortitudo Cosenza e cambia i propri colori sociali in rosso e blu. Nel maggio 2014 il Gambia fu sospeso dalle competizioni internazionali dalla CAF per due anni per aver falsificato l’età dei propri calciatori. Nella stagione 2009-2010, in occasione del novantacinquesimo anno della storia del calcio cosentino, lo stemma viene circondato da una serie di allori dorati completati dalla dicitura “NOVANTACINQUE ANNI” e “2009”. Nella stagione 2010-2011 la maglia del Cosenza fu oggetto di curiosità per la sua ripartizione di colori mai vista nella storia delle maglie da calcio: la divisa era rossa sul davanti e blu sul retro.
Per la prima volta, quindi, la città di Cosenza avrebbe avuto due squadre cittadine nello stesso campionato, situazione che divise la tifoseria creando malumori e dissidi tra le due società. Con un organico composto da alcune vecchie glorie del Cosenza Calcio 1914 e da un gruppo di cosiddetti “under”, nel 2007-2008 la Fortitudo Cosenza, allenata da Domenico Toscano, disputò un’ottima annata e ottenne la promozione alla penultima giornata nello scontro diretto contro il Bacoli Sibilla, di fronte a 18 000 spettatori. L’iniziativa è stata patrocinata dal Comune bruzio, in occasione della giornata mondiale sulla sindrome di Down, e il ricavato delle vendite del calendario devoluto in beneficenza. Il sesto e ultimo capitolo è “Dal 2004 ad oggi: Kappa secondo atto, Joma e Macron”, con il ritorno dell’azienda torinese come sponsor tecnico e il periodo delle famosissime Kombat, il quinquennio di Joma e l’avvento di Macron. Nel 2012-2013 la squadra ottenne nuovamente il secondo posto nel girone I della Serie D, qualificandosi per la fase play-off, dove si arrese agli ottavi di finale.
1997 e nel 2003 agli ottavi di finale. Una maglia che ha fatto storia, in questa specifica cornice, è quella indossata da Cruyff e compagni agli Europei del ’76, realizzata da Adidas e caratterizzata dal colletto nero. La divisa sarà di colore nero con dettagli oro, rosso e blu. Per la stagione 2012-2013 fu progettata una divisa ispirata al passato e celebrativa della bandiera dei calabresi Donato Bergamini, deceduto prematuramente. Concluse così il proprio girone di qualificazione con 4 punti (con 3 reti fatte e 20 subite), che le permisero di concludere per la prima volta un girone di qualificazione ad un torneo internazionale non all’ultimo posto (finì davanti alla Moldavia, distanziata di un punto). Nonostante un calo nelle ultime quattro giornate del campionato 2013-2014, il Cosenza ebbe accesso alla Lega Pro Unica; nel 2014-2015 il Cosenza di Giorgio Roselli ottenne la salvezza e si aggiudicò per la prima volta Coppa Italia Lega Pro, superando il Como sia nella finale di andata (1-4) sia in quella di ritorno (1-0) al San Vito, davanti a circa 10 000 spettatori in festa. Il cambio in panchina con il ritorno di William Viali porta buoni risultati e il Cosenza si salva con due giornate di anticipo concludendo la stagione al nono posto, a cinque punti di distanza dalla zona play-off.
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