Mostra il tuo supporto per la tua squadra disegnando la tua maglia da calcio personalizzata! Non si può dimenticare ovviamente la partita di andata contro il Real Madrid o la sconfitta contro il Napoli, in cui la squadra è sembrata un po’ troppo piatta. Dopo un fulminante inizio di stagione con 12 gol nelle prime 8 partite ufficiali, il livello di Dybala si è assestato quasi un po’ troppo, visto che gli altri 14 gol sono arrivati nelle altre 36 presenze. Con le sue 48 presenze stagionali ha rappresentato un qualcosa che alla Juventus mancava almeno dall’addio di Arturo Vidal in quanto a forza nei contrasti, attenzione, spirito di sacrificio e lavoro in fase di interdizione: il gol al Bernabeu è la dimostrazione della sua pressione, della sua costanza che quasi mai sono mancate in stagione e, come in quel caso specifico, lo hanno portato a sfruttare gli errori avversario, altro fattore per fare la differenza nelle singole partite. In una stagione molto positiva, la prima col numero 10 bianconero sulle spalle, a Dybala è mancata quel po’ di costanza in più che era lecito aspettarsi nel girone di ritorno, o almeno nelle partite importanti in Champions League: un gol pesantissimo per lui, quello dell’1-2 finale a Wembley, poi delle buone prestazione, ma nessun altro gol né assist.
Fisicamente ques’anno non è sempre stato al meglio il croato, che ha dato il meglio di sé nelle notti europee, segnando 4 gol in 6 presenze con l’importantissimo gol contro lo Sporting Lisbona e la doppietta che aveva ridato speranza al popo bianconero al Bernabeu. I nuovi arrivati gli hanno tolto molto spazio e lui non è riuscito sempre a dare il meglio di sé entrando dalla panchina. Se inizi dal mio contesto, la paura la trovi sul bordo della strada – riflette il mister nerazzurro – La sento fin dalla prima panchina e spero di sentirla a lungo. L’Alcione ha confermato l’allenatore Giovanni Cusatis in panchina. In quegli “altri impieghi” c’è un abisso di ambiguità: qualunque cosa può essere considerata un altro impiego; peraltro, tenga presente che uno potrebbe chiedere la somministrazione di cannabis terapeutica anche soltanto perché è un po’ depresso, anche soltanto perché si trova in un momento di crisi esistenziale, figuriamoci se, poi, non può chiedere la cannabis terapeutica per qualunque altro motivo. Infine, sarebbe stato utile prevedere un puntuale monitoraggio sulle quantità di cannabis ad uso medico effettivamente assunte, onde potere valutare l’insorgere di fenomeni di dipendenza. Punirlo con una insufficienza non sarebbe stato giusto, ma con meno di 1000 minuti all’attivo e prestazioni poche volte al livello del Marchisio pre-infortunio la sua stagione non può considerarsi esattamente soddisfacente.
La prossima stagione, qualunque cosa succeda nella sessione di mercato, maglia nuova inter potrebbe dirci tanto sul livello del potenziale fuoriclasse argentino. Una stagione particolare quella dell’ex Fiorentina, che dopo un inserimento graduale tra i titolari, stava finalmente trovando il picco della continuità e del rendimento a metà stagione, quando però un pesante infortunio al ginocchio lo ha fermato facendogli saltare 7 partite di fila in campionato. Io sì”. Stagione 1999-2000, a Venezia. Anche da subentrato, oltre che da titolare, il brasiliano ha saputo fare la differenza nella sua prima stagione in Serie A, mostrando di essersi ormai abituato dopo un periodo di adattamento e di aver trovato anche una grande intesa con i suoi compagni di reparto. Anche lui, come Pjanic, ha fatto capire di essere maggiormente in difficoltà nel centrocampo a due, mettendosi però in mostra con delle belle giocate nel centrocampo a tre. Non è scontata la sua permanenza in Italia, il suo futuro sembra anzi essere legato non poco a quello del proprio allenatore, dato che la squadra potrebbe perdere in questa estate già diversi pezzi importanti. La squadra è in evoluzione, ma so già che non arriverà mai a essere come quella che è nella mia testa: quando ci si avvicina, mi viene naturale alzare l’asticella e pensarla ancora più forte”.
Con 5 gol e 7 assist in “soli” 1037 minuti giocati, Bernardeschi ha dimostrato di poter essere comunque un giocatore importante, come testimonia anche il suo pesantissimo gol nella polemica serata di Cagliari, decisa da un gol pesantissimo per lo Scudetto. Un anno in cui ha mostrato certamente le sue lacune, dovute sicuramente all’inesperienza, ma anche tanto bel potenziale da gestire, che potrebbero portarlo a diventare un centrocampista di buonissimo livello nei prossimi anni. Dopo un inizio non facilissimo a livello fisico, nella serie di 20 partite su 21 consecutive giocate tra tutte le competizioni, ha fornito un apporto non indifferente contribuendo a rendere quello tra dicembre e marzo miglior periodo della Juve, che ha totalizzato uno storico di 18 vittorie e 3 pareggi. L’Inter infila sette vittorie e poi cade contro l’Atalanta: “Lazio-Inter dello scorso campionato, per come si era messa, aveva i connotati per far pensare a un nostro tipico blackout. Da quel giorno scoprii cosa significasse stringere tra le mani LA MAGLIA ROSANERO, da quel giorno capii che la mia missione era quella di dare una storia a questa maglia, di coltivare ed infondere nei visitatori del sito la passione per questi colori che si amano a prescindere dalla categoria in cui militiamo.
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