ROMA (quarta maglia) – ufficiale – Indossata in occasione del derby di ritorno. Il primo impegno ufficiale è il turno eliminatorio della Coppa Italia che vede il Lane sconfitto 2 a 1 dalla Feralpisalò mentre l’esordio in campionato avviene contro l’AlbinoLeffe dove la partrita finisce a reti inviolate. Tre furono le varianti del maglia home realizzate per il campionato 1990-1991, sebbene l’ormai classico design di base fosse il medesimo delle ultime annate del decennio precedente. I non esaltanti risultati della prima fase di quel campionato spinsero sponsor tecnico e dirigenza a ripensare la maglia home, eliminando il blu e tornando al più classico accoppiamento azzurro e bianco. Colletto, terza maglia milan 2024/25 scollo a V e polsini erano in tessuto bianco con bordi blu scuro. Nella parte anteriore dello scollo, ancora, il tessuto bianco non era unito, ma terminava con un taglio appuntito su entrambi i lati, seguendo la conformazione della “V”. Le estremità delle mezze maniche erano provviste di una bordura bianca, affiancata, nella parte interna, da un rigo blu scuro.

Pantaloncini e calzettoni rimasero invariati rispetto alle due annate precedenti, sebbene dei calzoncini fu realizzata una versione in azzurro, con la medesima trama della jersey, seconda maglia milan nonché con bordo bianco e righino blu scuro. I risvolti delle mezze maniche erano bianchi con bordo superiore blu scuro. Nelle ultime partite di quella stagione, però, l’allora presidente Salvatore Naldi, per scaramanzia, optò per un ritorno alla casacca tradizionale, sicché, nel decisivo rush per la salvezza, la squadra tornò a indossare le divise dell’annata precedente, con la differenza che nomi e numeri di maglia erano riprodotti non in bianco, ma in blu scuro. Nelle stagioni 1978-1979 e 1979-1980, le prime a vendere la comparsa del logo dello sponsor tecnico sulle casacche dei calciatori, le maglie per le gare casalinghe del Napoli erano azzurre, inclusi lo scollo a “V” e le estremità delle maniche, facevano eccezione, però, gli inserti bianchi collocati sulle spalle, che, partendo dal colletto, si restringevano giungendo al bordo delle maniche. Per le stagioni 1980-1981, 1981-1982, e 1983-1984, venne utilizzato il medesimo modello di divisa: la maglia, totalmente azzurra, prevedeva uno scollo a “V”, arricchito da tre righini bianchi discostati dal bordo esterno; la stessa trama era prevista per i polsini. INTER (seconda maglia, edizione speciale) – L’Inter celebra il Chinese New Year 2024 dando il benvenuto all’anno del drago.

In Coppa Italia la vittoria in semifinale ai rigori contro la Lazio, dopo lo 0-0 nella doppia sfida, regala al Milan la seconda finale negli ultimi tre anni. La maglia caratterizzata da questo specifico template detiene anche una sorta di primato, poiché è stata la prima e unica jersey di una squadra di club a essere utilizzata per una gara dei Mondiali: nella finale per il terzo e quarto posto del Campionato mondiale di calcio 1934, disputata a Napoli, «la Nazionale austriaca fu costretta a cambiare maglia per non creare confusione con la Germania», “prendendo in prestito” le casacche azzurre del Napoli. Ottavi di Finale L.R. Lo scollo era a “V” – anche se una porzione di tessuto azzurro ne univa i bordi, rendendolo, in pratica, un girocollo – ed era realizzato in bianco, con bordo superiore blu scuro e con rinforzi superiori e inferiori in azzurro; inoltre, sul retro, era riprodotta in azzurro la «N» propria del logo del club. Sul retro del colletto, al centro della zona bianca, in azzurro, era riprodotta la «N» tipica del logo del club.

Una versione, realizzata in tessuto a costine, era munita di colletto che prevedeva un taglio a “V” centrale, colletto e polsini, inoltre, erano ornati da una striscia bianca non aderente ai bordi esterni; completavano la divisa, infine, calzoncini bianchi e calzettoni azzurri. In vero, la parte alta del petto e le spalle erano realizzate in tessuto totalmente azzurro, privo finanche di trama; sul fronte di quest’area della maglia, erano collocati, in posizione centrale, il wordmark dello sponsor tecnico e il logo del club. La divisa del girone di ritorno, dunque, prevedeva maglia azzurra – con scollo a “V” dotato di colletto, logo del club e main sponsor in bianco, logo dello sponsor tecnico dei tre colori propri del brand – calzoncini bianchi e calzettoni azzurri. Sullo sfondo della maglia 1996-1997, invece, comparve il logo del club, che occupava l’intero torace della jersey, a questo, poi, si sovrapponeva una fascia che riproduceva un motivo – azzurro (tre differenti tonalità) e bianco – ispirato al logo dello sponsor tecnico. Ispirato a quello dei club inglesi, il simbolo riportava al suo interno le lettere FCIM sovrapposte in bianco su uno sfondo costituito da un cerchio dorato, circondato da un cerchio nero, che a sua volta era circondato da un cerchio azzurro.