La materia narrata a volte assume un valore simbolico che definirei senz’altro religioso, trasformandosi in una vera e propria agiografia di un’umanità santa e perfetta che vive più nei sogni e nelle speranze dell’autore (implicito o meno) che nella realtà: il fútbol bailado eponimo, una sorta di calcio comunitario giocato con francescana gioia e purezza di spirito nelle piazze dei paesi; un’installazione perfettamente riuscita che suscita nei visitatori di una mostra sentimenti di pace universale e appartenenza spirituale a un’ipotetica comunità umana; la nascita di un figlio dall’unione in camera caritatis tra l’artista e il calciatore-mistico morente. Tutte queste vite si intrecciano l’una con l’altra fino a formare una sorta di saga familiare, se pure di una famiglia formata da vincoli più spirituali che di sangue. Barrow con i suoi movimenti da pantera e quel cross delicato per Freuler viene applaudito senza soluzione di continuità; qualche moccolo dalle tribune fiocca in campo al gol preso da Berisha sul suo palo ma, fortunatamente, questa squadra ha sette vite e sull’asse Castagne-Gosens arriva il gol decisivo del 2-1 con tanti saluti al Torino. Ti auguro, come sempre, buona lettura e di trovare il sito giusto per realizzare la tua maglia da calcio perfetta.

Barcellona, Liverpool, Tottenham e Manchester City si siedono per questa volta in panchina con una maglia che ricorda molto gli anni settanta, ma che sinceramente denota “poco coraggio”. D’altronde si sa che rendere narrativamente il lato buono della vita umana schivando la melensaggine è un’impresa estremamente difficile, e forse l’unica strada per arrivarci è davvero quella di affidare le buone azioni e gli ideali positivi ai diavoli e alle streghe. Nella resa narrativa di questa oscillazione tra male naturale e bene ideale, la prosa di Garlini è nettamente più efficace e credibile quando lavora sul lato dell’abisso, mentre si riveste di una patina didascalica e melodrammatica quando si sposta dall’altro lato. Con Il maestro e Margherita, Fútbol bailado condivide la rappresentazione allegorica di una realtà caotica e irriducibile a discorsi ragionevoli e sintatticamente bene ordinati. D’altra parte, però, non manca una rappresentazione molto cruda e diretta della negatività da cui nascono gli slanci idealizzanti di cui sopra: la vita misera e violenta delle periferie di trent’anni fa; la cattiveria atroce dei poveri e quella travestita da trasgressione dei ricchi; la sanguinarietà del potere e del terrorismo; lo sgomento e il senso di colpa di fronte all’insensatezza della vita e della morte.

Mi pare che i temi della santità e della tensione umana verso l’eterno, il vero, il giusto siano per Garlini un mito, forse un mito generazionale, e comunque più la rappresentazione di un desiderio che di un’esperienza. La stagione 2015/16 passata in Liga con il Granada è stata positiva per lui e ha segnato l’inizio di un qualcosa che, passando da Pescara e Firenze, lo ha portato fino in Nazionale, con tanto di gol evita-retrocessione segnato in Nations League contro la Polonia. Nella stagione 2022-23, il Trastevere viene inserito nel Girone B della Serie C1. Nel 1910 essa decise dunque di istituire un campionato di Prima Categoria anche per la Seconda Sezione (Italia Nord-Orientale), ammettendovi tre venete e un’emiliana, maglie calcio più belle il Bologna. Zalando è uno dei top eShop per l’acquisto nel settore dell’abbigliamento e accessori online. Uno psicologo deve mostrare come la funzione delle emozioni sia fondamentale nel gioco per un percorso di crescita personale. VLAHOVIC TROPPO IMPORTANTE PER QUESTA JUVE E SUL FUTURO… Francesco Ferrari (il calciatore-mistico che restituisce tutto il ricavato della sua attività professionistica per dedicarsi a coltivare un calcio ideale nelle piazze e nelle squadre dilettanti di periferia) non è un personaggio realistico, ma il simbolo di un desiderio di pulizia morale.

Nonostante l’abbondanza di dati reali, Fútbol bailado è un racconto più mitologico che realistico, dove gli eventi storici e le vicende dei personaggi sono caricati di significati paradigmatici. Mi limito ad alcune indicazioni generiche: l’infanzia di Pasolini e la partecipazione di suo fratello alla Resistenza; una partita di calcio fra la troupe pasoliniana di Salò e quella bertolucciana di Novecento; la morte di Pasolini; lo scandalo del calcio scommesse del 1980; il Mundial del 1982. Attorno a queste date e a questi eventi si sviluppano le storie dei personaggi principali, di cui Garlini ricostruisce biografie più o meno sviluppate nei particolari, ma che passano sempre per i punti critici della vita umana: l’infanzia, l’adolescenza, la maturità e, per alcuni, la morte. Tutto poi ebbe iniziò con il titolare Gregoratto chiamato marinaio e quindi obbligato a lasciargli i pali a 15 anni per navigare sullo stesso mare che bagna Cagliari, centinaia di leghe più in là.