L’approdo negli anni 1960 fu segnato dal ritorno in auge delle sottili strisce delle origini, stabilmente utilizzate fino alla metà degli anni 1980 salvo una breve parentesi all’inizio di questo decennio, in cui si rividero dei pali rossoneri nuovamente di maggiore ampiezza. L’annata 2022-2023 vide il ritorno della classiche strisce nerazzurre, con un design ispirato a quello degli anni 1960; la parte superiore del busto fu caratterizzata da una fascia nera. Con colori e simboli della Società Sportiva Calcio Napoli si vuole intendere il complesso degli elementi, in primis, di natura visiva, ma non solo, capaci di contribuire a determinare e a veicolare l’identità sociale – e, dunque, il sistema valoriale a essa connesso – del principale club calcistico partenopeo. Tali elementi sono rappresentanti innanzitutto dai colori sociali – che, come ovvio che sia, caratterizzano e determinano le divise da gioco della squadra – e dallo stemma o logo della società. Nel 1926, quando il sodalizio mutò il nome in Calcio Napoli, fu definita quella che sarebbe stata la classica tenuta da gioco casalinga della compagine partenopea, composta da maglia azzurra, pantaloncini bianchi e calzettoni azzurri. Spezia e Bologna: la scelta dell’italo-brasiliano tradisce l’intento, da parte della società, di operare una netta cesura sul piano del gioco rispetto a quanto visto allo Stadium nelle precedenti stagioni.
La scelta dell’immagine di un cane pastore maremmano-abruzzese avvenne poiché l’autore riteneva l’animale «dotato di grande coraggio, di capacità di decisione, tipicamente italiano e la sua storia è intimamente legata alla storia millenaria della nostra terra e delle sue genti, adatto a rappresentare lo sport più bello del mondo, le passioni che suscita e l’italianità». Carlo Chiesa, 1910-1912, in La grande storia del calcio italiano, Bologna, Guerin Sportivo, 2012, pp. Storia · Cronistoria · IT, EN) AA.VV., Seconda pelle – The Complete History of AC Milan Jerseys 1899/2013, Milano, Mondadori, 2013, SBN MIL0852632. Italy’s team pose for official picture before their training session at the Coverciano Stadium near Florence May 27, 2004. Front top (L to R) Stefano Fiore,Cristano Panucci, Marco Materazzi,Alessandro Nesta,Christian Vieri, Bernardo Corradi, Matteo Ferrari, Massimo Oddo, Gennaro rino Gattuso. Partita giocata con la capienza dello stadio stabilita con un limite massimo di 5 000 spettatori a causa della pandemia di COVID-19; cfr.
«Scrive Luigi Cibrario, storico della monarchia: “Quell’azzurro con l’immagine di Nostra Signora, in campo seminato di stelle d’oro, quel colore di cielo consacrato a Maria, simbolo del nostro colore nazionale”», cfr. Cimitero delle Fontanelle, che è diventato negli anni simbolo dela città Sul busto della maglia nera – con inserti azzurri – si alternano i teschi (le “capuzzelle”) che sono il simbolo dell’antico culto dei morti del popolo napoletano. Un nuovo inno celebrativo venne realizzato nel 2006 dal gruppo musicale dei Pooh, dal titolo Cuore azzurro, che accompagnò la selezione nazionale nel corso del campionato mondiale 2006, vinto proprio dall’Italia. La maglia dell’Internazionale, invece, era blu notte con colletto e risvolti bianchi e sempre bianco era lo stemma del sodalizio cucito sul lato sinistro all’altezza del cuore. I colori sociali della prima compagine erano l’azzurro e il celeste, ispirati, rispettivamente, al mare e al cielo di Napoli; mentre quelli dell’Internazionale erano il blu notte e il bianco, anch’essi scelti poiché richiamavano i colori del golfo di Napoli. Quella prima volta azzurra a Wembley. I colori sociali della SSC Napoli sono l’azzurro e il bianco, con un’evidente preminenza del primo, rispetto al secondo: non a caso, infatti, i calciatori del team, sovente, vengono indicati come gli “azzurri” e la compagine come la “squadra azzurra”.
Quattro anni più tardi, però, con l’assunzione, da parte del club partenopeo, della denominazione Associazione Calcio Napoli, anche il celeste fu rimosso: vennero così fissati nell’azzurro e nel bianco i nuovi colori sociali, caratterizzanti l’identità visiva del sodalizio e rimasti, da allora, immutati. La coppia cromatica azzurro e bianco trova le proprie origini nei colori dei sodalizi antesignani dell’odierno Napoli. I proventi ricavati vennero devoluti interamente in beneficenza per il recupero dei bambini soldato della Sierra Leone. Triestina, per il primo posto adesso è dura. In Champions League, dopo aver chiuso il proprio raggruppamento al secondo posto dietro al Manchester City, il club parigino viene eliminato agli ottavi di finale dal Real Madrid. L’Inter gode con Dzeko e Perisic: 2-0 allo Shakhtar e ottavi di Champions! Per la gara interna del 18 aprile 2021 contro l’Inter viene presentata una speciale divisa, frutto della collaborazione tra lo sponsor tecnico Kappa e il marchio di moda Marcelo Burlon County of Milan.