A distanza di anni sono nate delle leggende su questa esperienza italiana a cominciare dalla prima amichevole, che avrebbe dovuto mettere di fronte il Torino e il Verona e nella quale Mokone avrebbe addirittura segnato tutte e 5 le reti dei granata, per un finale di 5-2. Grazie all’archivio del giornale piemontese La Stampa, che ovviamente seguiva con molta attenzione le sorti del Torino, scopriamo che non ci fu nessuna amichevole tra granata e gialloblù, ma che per il Torino l’allenatore in seconda Fabbri e il dirigente Vola hanno seguito un allenamento del Verona al quale ha preso parte Mokone, conclusosi con una partitella tra titolari e riserve. Non trova invece nessun riscontro il gol in amichevole contro la Dinamo Kiev, anche perché il Torino non giocò alcuna amichevole contro la squadra di punta del campionato sovietico (7), semmai scese in campo, a Torino, per una gara contro lo Spartak Mosca nel marzo del 1963 nella quale Mokone però non giocò (8). Le due gare giocate spiegano probabilmente i motivi per i quali Mokone è ritornato in Rhodesia visto che in entrambe le occasioni ha sofferto il clima dell’inverno italiano: «Dicevano che l’Italia è il paese del sole.

Mercoledì 8 ottobre 2008 allo stadio Artemio Franchi di Firenze, Fiorentina e Milan sono scese in campo per una amichevole dedicata a Borgonovo, il cui ricavato è stato devoluto alla ricerca sulla SLA. In Coppa UEFA, la Fiorentina viene eliminata al primo turno dal Wacker Innsbruck. Con la nuova squadra arriva secondo nel Campionato nazionale e nelle semifinali della Castle Cup, la coppa che riunisce le squadre della Rhodesia del Nord (attuale Zambia) e del Sud. La squadra allenata dall’argentino Benjamin Santos viaggia nelle metà classifica della Serie A e ha l’opportunità di visionare il sudafricano. Tiene botta solo il Napoli che si è riscattato dalla scoppola contro la Sampdoria sconfiggendo l’insidiosa Fiorentina, la grande sorpresa di questo inizio di stagione è la Spal che con nove punti in quattro partite appaia il Napoli al secondo posto della classifica. Se faticano le altre big (l’Inter perde, la, Roma pareggia) la grande sorpresa è la Spal trascinata dai gol di Petagna. Il primo gol in partite ufficiali nella su nuova avventura italiana, Cristiano Ronaldo lo ha siglato sempre contro la Juventus B che però non ha la maglia a strisce bianconere bensì quella a strisce neroverdi del Sassuolo, diventato ormai più che un satellite della Vecchia Signora!

Non è ancora questo il Napoli che ha in mente Ancelotti (la combinazione Milik-Insigne in occasione del gol del successo è marchio di fabbrica sarriana) però già si incomincia a vedere qualcosa di diverso: ad esempio la posizione di Zielinski, largo a sinistra, con il tandem di nanetti Insigne-Mertens davanti (che non ha funzionato, non a caso le cose migliori si sono viste nella ripresa con l’ingresso di Milik) e Callejon arretrato sulla fascia destra. La loro posizione è sostenuta anche dall’Unione Sovietica che attraverso il suo Comitato Olimpico si oppose alla decisione di ammettere Pretoria ai Giochi di Città del Messico. Mokone è impegnato in prima persona: nel 1968 lancia assieme ad altri atleti il Comitato degli Sportivi Africani, che si oppose alla decisione di riammettere il Sudafrica razzista alle Olimpiadi. La Juve infatti non ha nemmeno sprecato tanto sudore contro gli emiliani che, al cospetto di squadra belgiochista con tanto di 60% alla voce possesso palla, è stato rinunciatario fin dai primi minuti e nella ripresa ha colpito due volte, la prima con un gollonzo in mischia (classica sculata tipica del repertorio del portoghese) e la seconda su un’azione di contropiede. Tutt’ora presentato come uno dei più talentuosi giocatori ad aver vestito la maglia della squadra di Sunshine, nonostante l’esperienza sia stata brevissima: arrivò a Melbourne il 17 giugno e ripartì il 9 agosto sempre del 1964. Ufficialmente rinunciò al lavoro per andare in Canada, dove doveva seguire la moglie Joyce che era stata vittima di un incidente stradale.

Chiuse definitivamente la carriera europea volando in Australia dove trovò squadra con il George Cross FC, che gli offrì anche il posto da allenatore. Nel 1978 è condannato a 12 anni di carcere, nonostante una mobilitazione che coinvolge anche l’arcivescovo Desmond Tutu, che conobbe Mokone da studente in patria. Sorpresissima nella prima partita di questa giornata: con un golasso (per dirla alla Altafini) di Dimarco, virgulto cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, il Parma ha sbancato San Siro ufficializzando la crisi della Beneamata. Martedì scenderanno in campo l’Inter e il Napoli: i nerazzurri giocheranno a San Siro contro il Tottenham mentre gli uomini di Ancelotti saranno di scena a Belgrado sul campo della gloriosa Stella Rossa. I nerazzurri hanno attaccato a testa bassa per tutta la partita ma con pochissima lucidità ed altrettanto poche idee con il grave cruccio della finalizzazione: Keita centravanti è un pesce fuori dall’acqua, mentre Icardi sembra un superman alla prese con la kryptonite. Dopo quasi quattordici giorni di pausa è tornata in campo la Serie A anche se all’orizzonte non ci sono novità: la Juventus prosegue imperterrita la sua marcia mentre le sue presunte antagoniste (Inter, Milan, Roma) continuano a non rispondere perdendo per strada punti decisamente sanguinosi contro avversari di bassa caratura.

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