2004 – Il Brindisi Calcio fallisce. Con la nostra ampia gamma di prodotti del reparto bambini, offriamo anche ai più piccoli l’abbigliamento giusto per le loro partite di calcio. Serpericci, reduce da una splendida vittoria ai danni della 3a della classe Sant’Arcangelo, grazie a una formazione in grande spolvero, e per mano di Pimponi, autore di una tripletta, riceve la capolista AGELLO, anch’essa reduce da una sonante vittoria per 4-0, sul malcapitato MARRA. La prima vera grande occasione fu un disastro. Retrocessa in Prima Categoria. La quinta giornata oppone ai clivensi l’Audace SME, altra squadra di Verona, e per l’occasione di questo derby il Chievo gioca per la prima volta allo stadio Marcantonio Bentegodi. L’11 ottobre 2019 posta una foto su Twitter raffigurante la sua esultanza (anche questa volta con 3 bandiere della Turchia) che provoca ulteriori polemiche a suo carico viste le operazioni anti-curde avvenute nei giorni precedenti al post. Poco è rimasto dei miei giorni di calciatore in casa mia.

Eventuale deroga, limitatamente alle scritte pubblicitarie, è ammesso per le società del settore giovanile e dei dilettanti, sempre se debitamente autorizzate dal proprio comitato regionale», cfr. Un precedente analogo si ravviserebbe nel caso del Cardiff City nella Coppa delle Coppe 1967-1968. Tuttavia, il Cardiff City non ottenne il titolo d’accesso alle coppe europee dalla federazione di riferimento del torneo cadetto che disputava, ossia quella d’Inghilterra, bensì da quella del Galles, dove all’epoca non esisteva un campionato nazionale ma unicamente una coppa. La gloriosa Alessandria.. un pezzo di passato, apparentemente perso nell’oblio, da decenni, che ieri si è ripresentato, qualcosa come una resurrezione, con la fantastica vittoria a Palermo, in Coppa Italia. Primo turno della Coppa Aldo Fiorini. In FA Cup, invece, la squadra elimina l’Aston Villa, club di massima serie, ma cede nettamente al quarto turno di fronte al Manchester City. Il Venezia Foot Ball Club fu fondato il 14 dicembre 1907 a Venezia da una ventina di praticanti ed appassionati attraverso la fusione delle sezioni calcistiche di due società sportive veneziane: la Palestra Marziale di Venezia e la Costantino Reyer.

Nell’estate 1978 Rossi fu protagonista di un clamoroso affare di mercato tra il Vicenza e la Juventus: le due società non trovarono l’accordo per la risoluzione della comproprietà, sicché furono costrette ad andare alle buste. Nanni Balestrini raccontava nel suo romanzo I furiosi (1994) la storia di una serie di tifosi milanisti appartenenti alle BRN, creare maglie da calcio nelle loro trasferte e nelle violenze dentro e fuori dagli stadi. 1949-50 – 1º nel girone A della Lega Nord di Promozione. Nella stagione 1995-1996 i biancorossi chiudono il proprio girone del C.N.D. Nella stagione 1977-1978 il neopromosso Lanerossi Vicenza faticò all’inizio a trovare vittorie. La stagione 1950-51 vede i biancocelesti imporsi sia nel campionato provinciale che in quello regionale di Seconda Divisione con una squadra composta da soli giocatori di Chievo. Nella stagione 1979-80 la squadra subì una nuova retrocessione avendo vinto solo undici incontri su quarantadue, con il conseguente licenziamento dell’allenatore Robert Campbell sostituito da Malcolm Macdonald. Eppure fu proprio verso gli ultimi anni di quel decennio che la situazione iniziò a cambiare in meglio, con una nuova proprietà con a capo Giuseppe Soglia. Gino Iachini con il quale esiste un rapporto di grande stima e rispetto ci ha chiesto di riaverlo con sè nella nuova veste di allenatore.

Fabio è un grande leader, serio, meticoloso e rispettoso del lavoro di tutti. Gino Iachini riprende con sé un uomo importante ed a noi lascia un vuoto come giocatore, ma rimangono sempre presenti i suoi valori e i suoi insegnamenti di grande spessore umano. Basta e avanza. Il resto è rabbia che si tengono per sé. Tutti i modelli sono disponibili dalla taglia 3xs (8 anni) fino alla taglia 3xl, consulta qui la nostra guida taglie per non sbagliare la tua scelta. Mia madre è morta di tubercolosi quando avevo sei anni. A mia moglie non l’ho mai raccontato, si sarebbe spaventata. La mia maglia nera non era. Ci entrai, allo stadio, perchè a quei tempi facevo il guardalinee in serie C e l’Alessandria era in C2, quella domenica arrivava il Pisa. Poi la partita sul campo in quello stadio, certo non grande, ma che sapeva ed emanava l’odore di mille battaglie, di tante domeniche primaverili o invernali quando tutti (tutti) alla medesima ora festeggiavano il rito domenicale.

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