Il rosso del Bayern Monaco su questa maglia da calcio per il 2024 rappresenta la passione e il battito del cuore dei tifosi e dei giocatori, che vivono ogni partita con grande intensità. A fine stagione la squadra riesce a sconfiggere per 2-0 un Verona lanciato verso la promozione. Lo stemma della squadra – adottato a seguito della promozione in Lega Pro del 2014 – è costituito da un ancile nero bordato di bianco ed azzurro, con al centro un pallone da calcio. Unione Venezia in Lega Pro. Complice anche la crisi delle formazioni di vertice, Savona e Pro Patria, a metà aprile la promozione diretta pare essere alla portata, ma qualche i due pareggi consecutivi con Alessandria e Giacomense relegano l’Unione Venezia al terzo posto al termine della stagione regolare, valido per giocare i play-off. La salvezza viene raggiunta con due giornate d’anticipo tramite il pareggio a Torino con la Juventus per 2-2, e il campionato viene chiuso infine in 11ª posizione a 46 punti.
Dopo nove giornate di campionato il Chievo totalizza solo 6 punti e si trova in penultima posizione in classifica: una vittoria al Bentegodi con la Reggina, tre pareggi con Sampdoria, Torino e Atalanta, e sei sconfitte. Il Chievo, grazie al lavoro svolto dai due tecnici, riesce ad ottenere la salvezza con tre giornate d’anticipo, chiudendo all’undicesimo posto in classifica. Grazie anche ai risultati ottenuti in squadra, Sammarco, Scurto e Mantovani vengono convocati per la fase finale del campionato europeo Under-21, mentre Franco Semioli ottiene il posto di 7º centrocampista della Nazionale italiana per il campionato mondiale in Germania. Con quest’ultimo la squadra inizia ad ottenere risultati migliori, fino all’ottenimento del 16º posto finale e la salvezza con un turno di anticipo grazie al pareggio in casa con il Bologna della penultima giornata. La salvezza matematica viene ottenuta con 11 giornate d’anticipo, il che spinge la squadra a tentare l’assalto ad un posto UEFA, che viene centrato alla penultima giornata tramite il pareggio sul campo del Lecce.
Nel girone di ritorno il Chievo alterna buone prestazioni ad altre meno positive restando, comunque, nella parte alta della classifica: alla ventunesima giornata i clivensi sconfiggono l’Inter al “Bentegodi” per 2-1, mentre alla venticinquesima perdono per 0-4 in casa col Parma. Nonostante il ko, i clivensi rimangono in vetta alla classifica, fino alla tredicesima giornata dopo la sconfitta per 3-2 con il Milan. La squadra rimase in Serie B durante l’intero periodo di presidenza Ferro, ma a partire dal 1950 lottò esclusivamente per mantenere la categoria. Ai club era invece destinata la Coppa Italia, organizzata dal 1977 al 1983, e poi sostituita dal 1984 con il Campionato Italiano Subbuteo per squadre di club, suddiviso in una serie A di carattere nazionale e una serie B di carattere regionale. I primi avversari in Coppa UEFA sono i portoghesi dello Sporting Braga: nella partita di andata, disputatasi in Portogallo, il Chievo perde per 2-0, e al ritorno, col Bentegodi nuovamente molto affollato, i padroni di casa recuperano il “gap” terminando i 90′ regolamentari in vantaggio per 2-0 (reti di Tiribocchi e Godeas, quest’ultimo al primo centro in maglia gialloblù), ma un gol degli ospiti durante i tempi supplementari sancisce l’eliminazione del Chievo anche da questa competizione europea.
Nella gara al “Meazza” con il Milan, il ChievoVerona, dopo aver ottenuto due reti di vantaggio, viene ripreso al 96′ da Ševčenko, conquistando a fine stagione il nono posto in classifica. Dopo due gare, al tecnico viene affiancato Luciano Miani, nell’intento di risollevare il Chievo dalle ultime posizioni della classifica. La “spina dorsale” di questa squadra, allestita dal presidente italoamericano Umberto Lenzini, era formata dal portiere Felice Pulici, dai difensori Luigi Martini, Giancarlo Oddi, Sergio Petrelli e Giuseppe Wilson, il capitano, dai centrocampisti Mario Frustalupi, Franco Nanni e Luciano Re Cecconi, oltre che da Vincenzo D’Amico, Renzo Garlaschelli e Giorgio Chinaglia, bomber ed emblema di quell’undici guidato dall’indimenticato tecnico Tommaso Maestrelli. Alla fine del girone d’andata la squadra si trova al nono posto, e a gennaio torna Luciano dal prestito all’Inter, in cui ha trovato poco spazio. Il 30 gennaio 2011, con la vittoria per 3-0 sul Brescia, il Chievo festeggia la 100ª vittoria in serie A, rievocando alla memoria le parole pronunciate da Luigi Delneri il giorno della prima vittoria nel massimo campionato italiano avvenuta nell’agosto del 2001. L’andamento dei clivensi prosegue a metà classifica, raccogliendo risultati importanti come la doppia vittoria con il Napoli, i due pareggi con la Juventus e il punto con la Roma.