Per me Higuain fa gol e sa giocare a calcio. Con Cosmi la squadra continua a faticare ottenendo solo 2 vittorie in 11 gare che portano la squadra a giocare i play-out dopo il successo in rimonta per 3-2 in casa del Carpi arrivando ad affrontare la Salernitana. Serie A: il Carpi batte 2-1 il Frosinone, decide De Guzman su rigore | News – Sportmediaset. E’ un giocatore che va bene per questa serie A. Poi se farà 50 gol l’opinione non cambierà per il solo fatto che per me i giocatori forti sono altri. Non sono migliorato come giocatore di calcio, ma sono cresciuto mentalmente a causa di tutti i problemi avuti. Mi sono risentito calciatore». Un modo per celebrare il re indiscusso degli ortaggi murciani, un modo per proseguire sulla falsariga dell’anno scorso (a proposito, il broccolo versione “stemma” è rimasto sulla prima divisa) e sperare che la trovata porti ancora più fortuna: inserito nel Gruppo 4 della Segunda B, La Hoya è attualmente sesto a undici punti dopo sei partite, con un ko all’esordio dopo di che sono arrivati cinque risultati utili di fila. Gli elogi per lui si sprecano sui campi della Sardegna: “Il mio sogno, ora che sono in Italia, è giocare un giorno in Serie A. – rivela – La mia squadra italiana preferita è il Milan, mentre il mio modello come calciatore è Sergio Ramos, che gioca nel mio stesso ruolo. In Africa mi piace il guineano Pascal Feindouno”.
Se devo andare a fare favori a qualcun’altra in Serie B o in Serie C o estero preferisco aiutare un amico”. Per me no. Fare gol non significa essere bravi. Un conto è essere goleador e un conto è saper giocare a calcio. Le classifiche delle presenze e delle reti tengono conto di tutti i campionati disputati dalla compagine lagunare dalla sua fondazione avvenuta nel 1907, coppe escluse. Di seguito la top 10 di primatisti di presenze e reti con la maglia del Fulham in tutte le competizioni ufficiali. Con la sua squadra eliminata alla prima fase della competizione, chiude il suo primo mondiale con 2 presenze. Dopo alcuni mesi di allenamenti, al termine dell’iter burocratico previsto in questi casi, Junior può finalmente essere tesserato e debuttare a dicembre in Prima Categoria, diventando un pilastro della squadra come difensore centrale. Quella gara è solo un primo passo verso il suo sogno di diventare un giorno un calciatore professionista, coltivato fin da bambino ma che ha rischiato più volte di essere bruscamente interrotto. L’Atletico Cabras gli dà la possibilità di continuare a inseguire il suo sogno.
Ho fatto tutto quello che prima non potevo fare: giocare a tennis, a calcetto con gli amici, mangiare qualcosa in più e soprattutto godermi i bimbi che sono la cosa più bella del mondo. In Italia ha trovato la sua nuova casa e il calore della famiglia Ferrari, che lo ha accolto come un figlio, oltre alla fiducia di una società, l’Atletico Cabras, che ha creduto in lui e gli ha permesso di praticare la sua grande passione: il calcio. Fisico slanciato (è alto un metro e 89 centimetri) e grande grinta, difensore centrale o all’occorrenza mediano davanti alla difesa, la presenza in campo di Doukoure non passa inosservata. Nella prima giornata del campionato di Eccellenza Puglia 2018-2019 il Brindisi impone in rimonta per 1-2 sul campo del Corato. Plaitano fu la prima vittima in uno stadio, ed in merito al drammatico episodio non vennero mai stabilite le relative responsabilità.
A Collovati non è andato giù il fatto che la bella Sara, che ha anche un passato di arbitro nelle categorie giovanili, abbia parlato di questioni tattiche in merito alla partita. Piatek non l’ho mai visto però ha fatto tanti gol. Però avevo tanto entusiasmo di tornare a giocare e vedere se posso fare la differenza”. Il momento di serenità per Junior però non dura molto: “Mia cugina era gelosa dell’affetto che suo marito aveva per me, – dice a Goal – e alla fine ha voluto che lui mi sbattesse fuori di casa. Così sono andato ad abitare con un amico sempre a Conacry. C’erano delle difficoltà, ma ci tenevo ad allenarmi e a migliorare. Volevo fare il calciatore e facevo anche allenamenti particolari, sollevando dei blocchetti con le gambe”. Se devo giocare lo devo fare a Genova o nei dintorni. A dispetto dei suoi 19 anni, infatti, il giovane ivoriano ha alle spalle una storia difficile e dolorosa, fatta di guerra e povertà, che ha raccontato in esclusiva a Goal.
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