FRANCO NARDUCCI. Signor Presidente, signor rappresentante del Governo, onorevoli colleghi, di fronte alla profonda crisi che sta vivendo il nostro Paese questa mattina, il Ministro Tremonti ha difeso a spada tratta la decretazione d’urgenza, l’impianto triennale della manovra, lo stravolgimento delle procedure parlamentari e ha riconosciuto che il Paese è in profonda sofferenza. Il Ministro Tremonti ha sfiorato questa mattina il tema del federalismo fiscale, un tema caldo che, in questi giorni, infiamma il dibattito tutto interno alla maggioranza di Governo. Ha parlato sempre di federalismo, il Ministro Tremonti, ed ha detto che non ci sarà un referendum sul federalismo. Sempre questa mattina il Ministro ha poi parlato di fondi europei, di maggiore concentrazione comunitaria, di grandi opere anziché di microinterventi. Avrei voluto che il collega Marsilio oggi fosse stato presente in Commissione difesa durante l’audizione – anzi lo invito ad andare ad ascoltare l’audizione – dove abbiamo ascoltato il Capo di Stato maggiore delle forze armate che, in modo veramente passionale, ha posto una domanda alla Commissione.

Nulla di tutto ciò, anzi si va avanti con un atteggiamento appunto di fastidio verso questi passaggi. Ormai è chiaro che gli stipendi e i salari non permettono di giungere a fine mese, anzi sempre più ogni giorno si legge sui giornali che gli acquisti dei beni, soprattutto quelli essenziali, addirittura primari, quelli alimentari, si vanno sempre più riducendo. Vi voglio leggere una riflessione, che non vale solo nell’ambito della sanità, sul ruolo degli stipendi pubblici che più volte abbiamo denunciato. Tuttavia, i pesantissimi tagli lineari che saranno operati su tutti i settori della vita economica del nostro Paese (dalla sicurezza alla sanità, dalla scuola agli enti locali, dall’università alla politica estera, dalla ricerca scientifica alla difesa, dalla cooperazione allo sviluppo e alle politiche sociali) deprimono ulteriormente ed irreparabilmente la fiducia dei nostri cittadini nelle istituzioni e nella loro capacità di affrontare con equilibrio l’emergenza economica. Ciò che temo è che, dietro le eclatanti promesse di un federalismo mansueto, si celi una prima forma di destrutturazione dei livelli di solidarietà nel nostro Paese che si evolverà, legge finanziaria dopo legge finanziaria, in un sempre più ridotto intervento perequativo da parte dello Stato centrale e in un sempre più marcato abbandono dei cittadini delle regioni più povere al loro destino di indigenza.

Penso all’articolo 37 del decreto-legge che stiamo esaminando rubricato: «Certificazioni e prestazioni sanitarie», che ha l’effetto paradossale di prevedere che i cittadini dell’Unione possano subire un trattamento sanitario meno favorevole rispetto agli extracomunitari, all’articolo 20 che restringe l’accesso dei cittadini comunitari agli assegni sociali, in chiaro contrasto con i diritti fondamentali e con la direttiva sulla libera circolazione dei cittadini comunitari o all’articolo 83, relativo agli autotrasporti. Il decreto-legge n. 112 si propone di rilanciare lo sviluppo economico, la competitività e la perequazione tributaria. 143fa, classifica l’Italia all’ultimo posto in Europa in termini di crescita e sviluppo economico negli ultimi due anni. Da questo decreto-legge si evince chiaramente che non si può avere uno sviluppo delle imprese, della produttività dell’agricoltura e del turismo. Notiamo quindi una palese contraddizione in questo decreto-legge per la presenza di norme fatte a raffica. Legame reso ancora più speciale dalla presenza dei numerosi tifosi azzurri sul territorio. Nonostante alcuni infortuni, il centravanti nigeriano ha dimostrato di essere una pedina fondamentale per il Napoli, guadagnandosi l’affetto dei tifosi con le sue prestazioni e la sua dedizione. 1)Napoli: non esistono controprove ma nessuno mi può impedire di pensare che il risultato finale poteva essere a nostro favore, per quelle due squadre è stato molto facile gestire le partite partendo con 1 gol di vantaggio e a casa loro (se ieri il segnalinee non fermava Higuain solo davanti al portiere stasera forse stavamoparlando della qualificazione della nostra squadra?).

Il re nazionale è nudo, ma nessuno ha il coraggio di trarne tutte le conseguenze, recuperando in chiave europea una sovranità nazionale ormai perduta: per quanto tempo potremo permettercelo? Tuttavia, la risposta non consiste nell’attaccare la Banca centrale europea o l’unione monetaria, come fate voi ogni giorno; occorre, invece, correggere tale asimmetria, rafforzando il coordinamento delle politiche economiche e la convergenza progressiva delle principali scelte finanziarie. Sul piano politico, tuttavia, la risposta protezionistica alle ansie del nostro tempo crea un alibi formidabile a chi, come voi, per timore od opportunismo, preferisce sottrarsi alla sfida della globalizzazione, dell’apertura dei mercati e della competitività,Pag. Su tutti i campi della Serie A ENILIVE e sui canali social di Lega Serie A vengono realizzate una serie di iniziative a sostegno della campagna, grazie al supporto e alla partecipazione dei 20 Club associati. 131e si riconosce un ruolo così importante e così prezioso nel rendere possibile una consapevole partecipazione alla vita associata da giustificare un sostegno pubblico. Il portale e le sue applicazioni sono nel quotidiano realizzate da due agili redazioni, una a Milano e una a Roma, e da un innovativo ed efficace team di manager dell’innovazione e del web. Moltissime famiglie sono alle prese con problemi finanziari, soprattutto per far fronte alle spese primarie e all’aumento del costo del mutuo della casa.

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