L’anno successivo la casacca si caratterizzò per un motivo a righe orizzontali, formate dai colori azzurro e verde elettrico; la divisa si completava con pantaloncini e calzettoni verdi. FROSINONE (quarta) – ufficiale – La caratteristica principale è l’inedito colore verde. Lo swoosh è arancione mentre lo stemma è azzurro e verde. Nel corso della stagione 1965-1966, l’emblema del club riprodotto sulle divise da gioco fu semplificato ulteriormente: la «N» azzurra, in maiuscolo e priva di grazie, maglia milan 2024/2025 fu inserita in uno stemma tondo dal fondo bianco e con un doppio bordo azzurro (più sottile) e bianco (più spesso). Ceduta durante la sessione estiva del calciomercato ma a stagione in corso. Ceduta a stagione in corso. Dalla stagione 2021-2022, il club produce e commercializza autonomamente il materiale tecnico, avvalendosi della consulenza di EA7 dello stilista Giorgio Armani. Allorquando Naples e Internazionale confluirono nell’Internaples, emblema del riunificato club divenne un rombo azzurro – colore predominante delle nuove casacche – bordato di bianco; all’interno della bordura, in oro, compariva la scritta UNIONE SPORTIVA INTERNAPLES, con la «N» contenuta nel nome Internaples collocata, in posizione verticale, in corrispondenza dell’angolo basso della figura geometrica; mentre, al centro dello stemma, sempre in oro, era posizionata la sigla USI, le cui lettere erano sovrapposte ed elegantemente intrecciate tra loro.

Lo storico napolitano riferisce di due possibili ipotesi sulle ragioni che abbiano portato la figura del cavallo ad assurgere a simbolo cittadino: entrambe collocherebbero la genesi di questo simbolismo in età classica. Nel 2019 e nel 2021, vennero concepite due particolari versioni del logo, entrambe bicromatiche, ciascuna riprodotta su altrettante divise speciali lanciate dal club in quegli anni. Successivamente, inoltre, tale emblema fu oggetto di due ulteriori restyling: in una prima variante, la «N» fu rimpicciolita e assunse il design già adoperato per lo stemma “a botte” di fine anni cinquanta e al disotto di essa fu inserita la scritta SSC NAPOLI, che seguiva l’andamento curvo dello scudo; in una seconda variante, infine, furono inserite, nella parte bassa del bordo dorato, tre linee sequenziali che richiamavano i colori della bandiera italiana. Nel 2007, con il ritorno in Serie A, il logo fu oggetto di un nuovo restyling: allo stemma furono aggiunte sfumature ed effetti di luce, mentre la corona esterna riprese la colorazione blu tradizionale.

La versione con corona bianca, scritta nera, disco centrale azzurro e «N» di color oro, sebbene assai diffusa, non fu mai adoperata per le divise da gioco: nel quadriennio 1985-1989, infatti, sulle maglie casalinghe compariva la versione con corona bianca, scritta nera, disco centrale azzurro e «N» bianca, oppure, quando il logo non era cucito ma stampato, una versione monocromatica in bianco sullo sfondo azzurro della casacca; sulle divise da trasferta, invece, poteva essere riprodotta – oltre alla variante con corona bianca, scritta nera, disco centrale azzurro ed «N» bianca – una versione con corona blu, scritta bianca, disco centrale azzurro e «N» blu, oppure, quando il logo non era cucito, ma stampato, una versione monocromatica in blu sullo sfondo bianco della casacca. Una variante dell’emblema sostitutiva il bianco all’azzurro. Una variante di detto emblema, riportata sugli abbonamenti di quella stagione, sostituiva il bianco all’oro e modellava la grazia dell’angolo alto della «N» a formare un “ricciolo” curvato verso l’interno. La quinta divisa della stagione 2020-2021, cioè quella frutto della collaborazione tra l’allora sponsor tecnico Kappa e Marcelo Burlon, era caratterizzata, invece, da un logo totalmente nero sul quale campeggiava, realizzata in bianco, la «N» e sempre bianco era il bordo posto intorno al disco interno.

A partire dal 1806, inoltre, il cavallo sfrenato di nero in campo d’oro divenne insegna della provincia di Napoli, nonché fu assurto a rappresentare il Regno di Napoli, nelle armi dei sovrani napoleonici. Dopo il ripristino della denominazione Società Sportiva Calcio Napoli, il club ha introdotto, nel novero dei propri elementi distintivi, anche un logotipo o wordmark, ovvero un marchio scritto pronunciabile, costituito dalla dicitura SSC NAPOLI, resa, in maiuscolo, milan nuova maglia con un font senza grazie e caratterizzata da diverse sfumature d’azzurro. Riacquisita la precedente denominazione di Società Sportiva Calcio Napoli, il club non mutò il proprio logo; per contro, sulle divise da gioco comparve uno stemma privo di corona circolare, che rimandava al design degli emblemi adottati dal Napoli nei decenni precedenti. Gli estremi difensori del Milan non hanno globalmente lasciato negli annali divise di riferimento, eccezion fatta per la maglia gialla di Enrico Albertosi nella seconda metà degli anni 1970 e, prima ancora, per Fabio Cudicini, portiere rossonero a cavallo degli anni 1960 e 1970, il quale si guadagnò il soprannome di Ragno Nero per via dell’uniforme indossata all’ombra della Madonnina: una muta completamente nera con bordini rossi che fece epoca.