Nella Liga dominata dal Barcellona, il Real Madrid, pur giungendo alla fine secondo, non rappresentò mai una minaccia per la vittoria del titolo da parte dei rivali catalani, che al Bernabéu si imposero sui madrileni con il risultato di 3-0 il 19 novembre 2005. Estromessi dalla Coppa del Re, dove furono superati per 6-1 dal Real Saragozza nella gara di andata delle semifinali (al ritorno andarono vicini alla rimonta, ma il 4-0 non bastò), i bianchi della capitale uscirono di scena dalla UEFA Champions League ancora una volta agli ottavi di finale, sconfitti dall’Arsenal, real madrid maglia 2023 poi finalista perdente del torneo. Il risultato non cambia più e le merengues staccano il biglietto per la finale del Millennium Stadium di Cardiff, dove affrontano i sei volte consecutive campioni d’Italia della Juventus. La squadra gigliata fu per due volte miglior attacco del campionato e per otto miglior difesa, mentre fu la peggior difesa per tre volte e peggior attacco per due.

10. Frankfurt, Germany (Eintracht Frankfurt) Nella stagione 2016/2017 l’andamento della squadra è precario fin dall’inizio e nel mese di marzo 2017 l’allenatore Tejada viene esonerato, anche per le forti pressioni da parte della tifoseria. Il nucleo storico della tifoseria viola è la Curva Fiesole, dove si trovano la maggior parte dei gruppi collettivi e dei Viola club, che, sin dagli anni settanta, hanno una condotta non politicizzata e completamente apartitica. San Marino, storico punto. Marco Brazzini, Autobiografia di una curva: dalla Fiesole con tutto il cuore i tuoi ultras, 1999, ANMA San Marco sport events, ISBN non esistente. Si è presentato tra i 30 in lizza per il Pallone d’Oro forte di un titolo di tutto rispetto come quello di capocannoniere della Liga della passata stagione, chiudendo il campionato con 24 gol segnati con il Girona, trascinato a una storica qualificazione in Champions League. Nella Deloitte Football Money League sono considerate le entrate dei club per gli incontri casalinghi, i diritti di trasmissione e le fonti commerciali, con l’esclusione delle commissioni di trasferimento dei calciatori/allenatore, l’IVA e altre imposte relative alle vendite. La squadra dimostrò una buona capacità offensiva, grazie anche alle 18 reti di Renato Gei, centrando la vittoria con maggior scarto della storia viola con il successo per 8-0 al Modena.

Nel 2023, qualificandosi per la finale di Europa Conference League, persa contro il West Ham Utd, diventa la prima squadra a giocare finali in tutte e quattro le principali competizioni UEFA a eliminazione diretta, esistenti o soppresse. I gigliati non riuscirono a lottare per il titolo nonostante i 22 gol di Gabriel Batistuta, che, per la mancanza di competitività della squadra e per le divergenze con la proprietà, decise di lasciare la Fiorentina. Con il ritorno al girone nazionale a 20 squadre, nel 1946-1947 il club viola, complice anche una campagna acquisti non buona, ebbe notevoli difficoltà in campionato, a causa della mancanza di continuità, con l’avvicendamento di tre allenatori (Guido Ara, Renzo Magli e Imre Senkey), della scarsa solidità difensiva, incappando in sconfitte nette come i due incontri con il Torino terminati 2-7 in trasferta e 0-4 in casa, e dei risultati negativi in trasferta; i viola, presieduti per quest’anno da Igino Cassi, raggiunsero comunque la salvezza all’ultima giornata, concludendo il campionato al diciassettesimo posto, a un solo punto dalle retrocesse Brescia e Venezia. In Coppa Italia la strada del club gigliato si fermò ai quarti, sconfitta dalla Roma, dopo aver vinto il girone preliminare. Sergio Salvi, Alessandro Savorelli, Tutti i colori del calcio, Roma, Le Lettere, 2008, pp.

Simbolo inscritto in un rombo con i colori del club. Quest’ultimo è difficilmente credibile dato che il secondo club di maggior successo in questa competizione è il Milan con solo 7 vittorie! Al giugno 2024, dei 2876 incontri nella massima serie, 1133 sono state le vittorie dei Viola, 877 i pareggi e 866 le sconfitte, con 4035 gol segnati e 3337 subiti. Con l’arrivo della nuova proprietà dell’italo-americano Commisso, la fornitura è stata affidata a Kappa, le cui proposte hanno visto alcune novità, come la riproposizione di una maglia fasciata di bianco, altre con varie tonalità di viola, oltre che il ritorno per una stagione del pantaloncino bianco. Anche quest’anno adidas, storico fornitore di attrezzature del Real Madrid, vi propone un’elegantissima maglia bianca della Casa Blanca. Considerando solo la maglia azzurra, dietro ad Antognoni vi sono Riccardo Montolivo con 37 presenze durante la permanenza in Fiorentina e Giancarlo De Sisti con 29 incontri giocati. Acquistato durante la sessione invernale di calciomercato. 36 sono i calciatori convocati nella storia di questa competizione durante il periodo di militanza nella Fiorentina; il maggior numero di convocati nella fase finale si registrò nel 1982, quando furono sei i convocati dalle nazionali partecipanti a quella manifestazione; oltre ai cinque già citati, vi era il centrocampista argentino Daniel Bertoni.