Quell’80 per cento di ricchezza controllato da 700 milioni di soggetti è sceso al 50 per cento, mentre l’altro 50 per cento è controllato oggi da soggetti che hanno caratteristiche opposte rispetto ad essi: non sono unificati dallo stesso codice di governance (giusto o sbagliato, il vecchio G7 era molto più forte di quanto è adesso il G8). È un dato di fatto, per esempio, che alla borsa elettrica il costo dell’energia sia già aumentato del 23 per cento a differenza di altre borse elettriche del Continente dove il costo dell’energia è stato molto più contenuto in ragione dell’1 o 2 per cento, eppure il costo del petrolio è lo stesso per noi, per la Francia e per la Germania. Il Ministro Tremonti è molto bravo, e l’ha ripetuto anche questa mattina, a ragionare di speculazione, di globalizzazione e di finanziarizzazione dell’economia, ma questi argomenti, che pur sono interessanti nel dibattito accademico, politico o che sono anche importanti nel nostro confronto sugli strumenti di programmazione economico-finanziaria e sui provvedimenti che riguardano la manovra per i prossimi anni, rischiano di essere però dei comodi alibi per non intervenire. TMW lo premia con il 6,5 in pagella (stessa valutazione di Tuttosport) e il seguente giudizio: “Non butta mail via il pallone, ragiona e fa spesso la scelta giusta. Bravo sui traversoni e nel recuperare palloni col pressing alto. Male, invece, sul rigore che per sua fortuna segna in ribattuta dopo la respinta centrale di Meret”.

Tuttavia, con questa scelta l’Esecutivo entra pesantemente nei rapporti tra il Governo e il Parlamento, decidendo unilateralmente di cambiare le regole del gioco. L’articolo 71 (Assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni) in primo luogo introduce misure dirette alla riduzione dei giorni di assenza per malattia dei dipendenti pubblici, prevedendo alcune misure finalizzate a riportare il tasso di assenteismo del settore pubblico nei limiti di quello del settore privato. Un’ipotesi che facciamo – ma è solo un’ipotesi – è quella di trasferire tutto il patrimonio pubblico ai comuni, alle regioni dove si trovano gli immobili, in modo che siano loro a valorizzare questi beni. Nei nostri due programmi elettorali c’è l’ipotesi, è avanzata l’ipotesi di alienazione di parti importanti del patrimonio immobiliare. L’altro pezzo del quadrante è il patrimonio. Si poteva fare qualcosa di diverso, tra l’altro ha reso un beneficio ai più abbienti e non certo ai ceti deboli, che già erano stati esentati dal precedente Governo (Applausi dei deputati dei gruppi Unione di Centro, Partito Democratico e Italia dei Valori). Fischi dei tifosi della Lazio per l’ex attaccante della Roma.

In discesa le grandi città: MILANO perde quattro posizioni, ma risulta prima in Affari e lavoro; ROMA è al 59° posto, NAPOLI penultima. Al mondiale del 2010 furono convocati tre giocatori del Napoli contemporaneamente Christian Maggio, Morgan De Sanctis e Fabio Quagliarella. Napoli è contaminazione di stili e di culture e il Club ne vuole essere la sua profonda rappresentazione. 24 maggio 2006, il nome storico del club. Appare allora evidente la discrasia tra le finalità di sviluppo della competitività enunciate nel titolo del decreto e gli effetti negativi della destrutturazione della nostra rete di presenze all’estero. Sulle spese credo che ormai si stia formando un consenso: non partiamo dalla spesa storica, che contiene le distorsioni storiche, partiamo da standard nuovi, comuni, sui quali poi si giocherà al meglio o al peggio; ma certo non possiamo andare avanti con un sistema che nel 2000 spendeva per le invalidità circa 6 miliardi di euro, che oggi, dopo il Titolo V asimmetrico, ne spende più di 12. Un raddoppio delle spese di invalidità non è giustificato dal declino demografico della popolazione, dall’abbattimento sulla nostra popolazione di eventi catastrofici esterni, non è del nord, del centro, del sud, non è di destra, non è di sinistra, non è dei grandi o dei piccoli; è un fenomeno tuttavia insostenibile.

E devo dire che nell’intervento dell’onorevole Di Pietro, pur riferito all’ordine dei lavori, mi sembrava chiara, sia pure diversa dalla nostra, la nuova maglia del napoli questa cifra politica. Mi rivolgo a chi ha dei dubbi e so che si tratta della grande maggioranza. In troppi operatori finanziari nell’attivo di bilancio non si trovano dei beni e non si trovano delle valutazioni, come loro dicono, marked-to-market, ma si trovano valutazioni marked-to-model, cioè a dire che non si tratta di numeri rilevati sul mercato ma di numeri inventati con il computer per fare stare in piedi una cosa che non sta in piedi. Già nella legge finanziaria c’è un significativo potenziamento della partecipazione dei comuni all’accertamento delle imposte dirette, ma crediamo che la via fondamentale sia quella territoriale. In quel momento il match è definitivamente cambiato e gli azzurri hanno dato il via a un vero e proprio forcing, anche se per trovare la rete del sorpasso hanno dovuto attendere il 76’. Neres, uno dei migliori (l’assenza di Kvaratskhelia non s’è sentita), ha dribblato mezza Udinese e propiziato l’autogol di Giannetti, dando il là all’esultanza di Conte. Le “parole dette” non “volano” più via come un tempo, oggi “restano” visibili come quelle scritte. E credo che tutti noi la abbiamo: può essere una visione diversa dell’uno rispetto all’altro, ma credo che tutti noi sappiamo, e nel Paese si sa, che a questa altezza di tempo, in questo momento storico, è fondamentale avere anche una visione di quello che sta succedendo.

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