Attualmente Albertis beneficia di appalti pubblici milionari in Argentina proprio grazie ai buoni uffici di Macri. Dalla vicenda dei Panama Papers era emerso che Mauricio Macri, presidente argentino e, per 13 anni, alla guida del Boca (dalla cui carica ha iniziato la scalata alla Casa Rosada) possedeva società offshore in Europa, così come gli attuali presidenti delle due finaliste della Copa Libertadores, i quali hanno gran parte degli interessi economici proprio in Spagna. Note a margine della finale di ritorno della Copa Libertadores, disputata il 9 dicembre scorso a Madrid a causa dell’assalto dei tifosi del River all’autobus dei calciatori del Boca. Tuttavia, a margine del risultato finale a livello sportivo, che ha visto le due squadre di Buenos Aires misurarsi nell’ennesimo Superclásico, è interessante analizzare ciò che ha ruotato intorno al Boca Juniors, al River Plate, alla Copa Libertadores, al mondo della politica argentina e alla gestione della sicurezza, le cui molteplici falle hanno costretto la screditata Conmebol (Confederación Sudamericana de Fútbol) a spostare la finale di ritorno a Madrid in maniera assolutamente non casuale. Sul campo, la finale di ritorno della Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors si è conclusa con il successo dei millonarios per 3-1 nella partita disputata a Madrid il 9 dicembre, a seguito dei violenti scontri che si erano verificati a Buenos Aires, culminati nell’assalto della tifoseria del River all’autobus della squadra avversaria durante il percorso di avvicinamento allo stadio.
Macri ha deciso di trasformare l’Argentina in un paese offshore: ciò che si produce a Buenos Aires viene esportato all’estero per compiacere latifondisti ed imprenditori. L’altro dubbio sostanziale riguarda una difesa davanti a Carnesecchi che ha quattro giocatori per tre posti: Sead Kolasinac e Isak Hien partono più avanti, Odilon Kossounou si gioca l’altra maglia insieme a Berat Djimsiti. Il ritorno ad alti livelli di Arkadiusz Milik in questa stagione ha confermato la bontà della scelta fatta al momento del suo acquisto da parte del Napoli tre anni fa. Ha guidato anche la Nazionale colombiana (in tre periodi diversi), l’Ecuador e di alcuni club in argentina. Pèrez controlla infatti l’impresa Albertis, assai vicina a Macri, specializzata nella costruzione di autostrade e legata anche a Benetton. Alejandro Domínguez Dibb, grande amico di Macri, ha messo in contatto il presidente argentino con quello del Real Madrid, che avrebbe dovuto autorizzare la disputa della partita al Santiago Bernabéu.
Lo spostamento della partita a Madrid ha reso felici numerosi imprenditori privati, a partire dal presidente delle merengues Florentino Pérez, anch’esso grande amico di Macri. • Mentre i bianconeri cercano di tornare in semifinale per la terza volta in cinque stagioni, l’Ajax non supera i quarti dal 1996/97, quando è stato nuovamente battuto dalla Juventus dopo aver perso in finale la stagione precedente sempre contro i bianconeri. Alla finale madrilena hanno assistito i tifosi argentini più ricchi, quelli che potevano permettersi di spendere migliaia di euro per trascorrere un fine settimana a Madrid, e gli esponenti di quelle barras bravas finanziati dagli stessi dirigenti di River e Boca, che si sono fatti pagare la trasferta e la permanenza in hotel di lusso. Dei 23 convocati, comunque, 13 sono i reduci di Brasile 2014. «C’è chi avuto un’occasione» ha aggiunto, «ma ora non è più così. Il derby di Madrid, in programma il 28 settembre, termina con un’inattesa sconfitta dei padroni di casa del Real che cedono all’Atlético Madrid, guidato da Diego Simeone, grazie ad una rete realizzata in apertura da Diego Costa. L’Ajax ha ribaltato una sconfitta casalinga per 2-1 contro il Real Madrid vincendo 4-1 al Santiago Bernabéu e tornando finalmente ai quarti, dove mancava dal 2002/03. La Juve arrivava da una sconfitta per 2-0 contro l’Atlético Madrid, ma ha rimontato con un 3-0 a Torino grazie a una tripletta di Cristiano Ronaldo.
La giornata decisiva fu la penultima: il Madrid sconfisse l’Athletic di Bilbao per 1-0 mentre i colchoneros furono sconfitti dal Valencia per 3-1. Per il Madrid si trattava dell’undicesima affermazione in Liga, la quinta consecutiva. L’evento di martedì 27 novembre inizierà alle ore 20:00 e precederà l’ingresso in campo delle squadre per il riscaldamento in vista della sfida della quinta giornata del Gruppo G della massima competizione europea. Il 6 giugno, ultima giornata del campionato, la Fiorentina vinse contro il Foggia, tuttavia, a causa dei confronti diretti sfavorevoli e del pareggio fra Roma e Udinese, si classificò al quindicesimo posto e retrocedette in Serie B dopo 55 anni, seconda maglia real madrid 2023 rendendo inutili i 16 gol di Batistuta. L’ultimo, in ordine cronologico, chiama in causa Aaron Ramsey: il centrocampista (il terzo gallese nella storia della Serie A dopo Charles e Rush) a luglio si libererà dall’Arsenal e ha firmato un contratto fino al 2023 con il club bianconero. Giuseppe Rossi se desvincula del Celta Archiviato il 10 luglio 2017 in Internet Archive. A luglio toccherà a Ramsey, l’ultima perla pescata a parametro zero dalla Juve.